San Marino. Presidenti degli Ordini professionali sammarinesi su ‘riforma tributaria’ e ‘verbale accordo’

San Marino. Presidenti degli Ordini professionali sammarinesi su ‘riforma tributaria’ e ‘verbale accordo’

COMUNICATO

Il presente comunicato rappresenta la posizione unanime dei Presidenti degli Ordini professionali sammarinesi, riuniti stamane in Commissione Nazionale delle Libere Professioni, con o.d.g. la Riforma Tributaria ed al “Verbale di Accordo” tra Governo e sindacato CSU:

1.    L’Accordo tra Governo e CSU rappresenta un non condivisibile atto politico, che crea un pesante precedente senza sostenibili basi giuridiche, che accredita inopinatamente una parte sociale (un vero “potere forte”) a stringere accordi con il Governo per discriminare e punire categorie di cittadini e di contribuenti diverse dai lavoratori dipendenti; quindi sulla base della deprecabile e pericolosa presunzione che i lavoratori autonomi siano degli evasori verrebbero istituite solo a loro carico delle tasse fisse minime e negata la deduzione dei consumi interni;
2.    Un simile accordo non depone a favore dell’immagine internazionale del nostro Paese, che dovrà poi risponderne ad organismi sovranazionali come Fondo Monetario Internazionale, Moneyval e OCSE; la discriminazione dei lavoratori autonomi rispetto agli altri contribuenti non solo non aiuta l’economia del Paese a crescere e svilupparsi ma non è degna di un Paese Civile, perché non assicura l’equità e la par condicio tra i suoi cittadini;
3.    Se l’accordo sarà trasformato in Ordine del Giorno del Consiglio Grande comporterà un incremento delle imposte a carico dei lavoratori autonomi di almeno il triplo di quelle dei lavoratori dipendenti, che già ora subiscono una tassazione pari solo ad un terzo della media europea;
4.    Con la riforma viene cancellata l’equiparazione dei lavoratori autonomi alle imprese, che si sarebbe raggiunta con la tassazione proporzionale al 17%, concordata con la Segreteria delle Finanze; non viene neppure incentivata l’emersione di nuovi redditi imponibili, per via delle proibitive aliquote (25 e 35%) per gli scaglioni più alti; le prudenti proiezioni pubblicate dalla Segreteria delle Finanze circa gli effetti delle nuove misure fiscali paiono basate su ipotesi tutte da verificare;
5.    La C.N.L.P. è seriamente preoccupata per il Bilancio dello Stato, che dovrebbe già subire da tempo consistenti tagli alla spesa pubblica, in quanto le entrate previste dopo l’entrata in vigore della Riforma e dei suoi “correttivi” saranno inferiori a quelle dell’attuale regime; e ciò nonostante l’inasprimento delle imposte sui lavoratori autonomi; quindi la Riforma così strutturata non può raggiungere gli obiettivi proposti tra cui l’emersione di nuovi redditi e l’incremento delle entrate;
6.    I lavoratori autonomi sono comunque disposti a contribuire per la loro parte all’aumento del gettito fiscale per fare fronte alle emergenze del Bilancio dello Stato, condividendo l’uso integrale ed efficace degli strumenti di legge per accertare i redditi evasi da chiunque sia e da qualunque categoria di contribuenti, perché tutte le categorie di contribuenti devono partecipare senza agevolazioni o discriminazioni; ciò però con un occhio di riguardo per le giovani generazioni che si affacciano al mondo del lavoro autonomo;
7.    La C.N.L.P. riconferma la scelta già nota dell’imposizione proporzionale e rifiuta in assoluto il contenuto dell’accordo Governo CSU e invita i liberi professionisti presenti in Consiglio Grande e Generale a condividere nei fatti questa posizione di interesse generale;
8.    La C.N.L.P., d’intesa con le varie associazioni di categoria del lavoro autonomo, ha avanzato richiesta di un incontro urgente con i Capigruppo dei Partiti e Movimenti presenti in Consiglio Grande e Generale per esporre le proprie ragioni sulla Riforma Fiscale e sui Correttivi dell’Accordo Governo-CSU.
                                                                   Il Presidente  C.N.L.P. e ODCEC
                                                              Dott. Marino Albani
Repubblica San Marino, 13 luglio 2012/1711 d.F.R.

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