San Marino. Prima casa e affitti, Movimento Demos: “Occorre una risposta al problema”

San Marino. Prima casa e affitti, Movimento Demos: “Occorre una risposta al problema”

“Per chi come Demos è spinto verso una politica sociale e solidale la problematica della casa diventa un fondamento della propria azione. Tante famiglie che desiderano crescere il nucleo famigliare in maniera dignitosa e molti giovani che sentono lesigenza di emanciparsi lamentano difficoltà nell’accedere all’acquisto o all’affitto di un appartamento. Ad oggi l’acquisto di un’abitazione si aggira intorno 3500€ al metro, e intorno ai 2300€ su appartamenti vecchi”.

Lo scrive in un comunicato stampa il Movimento Demos.

“Questo vuol dire che in media, per un appartamento di 80-100 metri quadri l’esborso oscilla dai 300mila ai 450mila euro, anche avendo la fortuna di possedere la metà della cifra, con i tassi d’interesse al 5% avere un tetto sulla testa equivale ad un salasso. Non va meglio per gli affitti, nelle zone più centrali della Repubblica quali Borgo, Cailungo, Domagnano e la stessa Città, affittare è quasi un lusso. I costi sono stimati da un minimo di 600€ fino oltre i 1000€, dipende poi dalla metratura e dalla struttura, roba da capogiro! Cosicché anche i giovani più audaci spesso abdicano ad emanciparsi e se ne restano in famiglia. Le agenzie immobiliari lamentano una stagnazione, qualcuno parla anche di una bolla speculativa e intanto le colpe si rimpallano tra istituti di credito e agenzie. L’accesso al credito è sicuramente un problema, con il Mutuo prima casa, fornito dallo Stato aiutava notevolmente di più giovani e famiglie. A questa formula si poteva infatti aggiungere un mutuo ipotecario classico. Ed anche con una base non alta, era possibile fare casa. Ora invece esiste solo un rimborso degli interessi su un importo massimo di 130mila euro; e solo se si soddisfano determinati requisiti, cosa molto penalizzante per chi deve partire da zero o da una base economica bassa. Inoltre lo Stato dovrebbe trovare formule di garanzia per le banche per permettere anche a chi non ha un lavoro stabile (il mondo del lavoro è sempre più precario e a tempo determinato) di poter accedere a mutui bancari. Occorre anche intervenire sugli ottomila appartamenti che in territorio risultano sfitti, forse è proprio lì che è necessario andare a legiferare, tassando tali immobili in modo da trovare uno snodo che possa movimentare domanda ed offerta ed uscire da quella stagnazione che alimenta i prezzi elevati. creare incentivi oltre a quelli già esistenti per le ristrutturazioni. Altra cosa che richiede il mercato a detta degli stessi locatari, sarebbe una legge più accurata che tuteli i proprietari verso la morosità degli inquilini, ad oggi per giungere allo sfratto e all’ingiunzione di pagamento per i canoni scaduti il percorso è lungo e tortuoso.
Demos ritiene che dare una risposta al problema della casa possa aiutare le giovani generazioni ad affrontare con più serenità ed ottimismo il futuro. Non ultimo darebbe impulso ad affrontare il problema del calo della natalità che inizia ad essere un grosso problema dei nostri tempi. Questo deve diventare una priorità dellazione politica del nostro paese”.

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