San Marino. Proposta di cittadinanza onoraria a monsignor Turazzi

San Marino. Proposta di cittadinanza onoraria a monsignor Turazzi

Il Gruppo consigliare Orizzonte Comune di Pennabilli propone l’assegnazione della cittadinanza onoraria all’ex Vescovo di San Marino – Montefeltro, monsignor Andrea Turazzi.

Si legge in un comunicato: “L’ufficialità è arrivata lo scorso 3 febbraio quando, alle ore 12, in contemporanea con la Sala stampa vaticana, nelle due cattedrali di Pennabilli e Acerenza è stato diffuso l’annuncio di nuova nomina episcopale per la Diocesi di San Marino – Montefeltro. Con l’accoglimento della restituzione del proprio mandato, S.E. Mons. Andrea Turazzi diviene Vescovo emerito e Amministratore Apostolico della nostra Diocesi fino all’ingresso del successore S.E. Mons. Beneventi, coronando un percorso di quasi 11 anni iniziato con la sua nomina il 30 novembre 2013 e concretizzatosi con il suo ingresso ufficiale nella cattedrale di Pennabilli il 2 marzo 2014. Un ministero, il suo, denso di momenti importanti e di profonda condivisione con la comunità alla quale lascia il grande dono di una fede ritrovata e accresciuta. Un pastore umile e discreto, capace di arrivare al cuore con semplicità – il cuore è il cuore […] coinvolto verso chi parte e verso chi arriva – ribadisce nel suo messaggio di congedo”.

Aggiunge il comunicato: “La remissione del mandato apostolico di Turazzi segna anche l’inizio di un percorso nuovo, nell’ambito della forte e duratura comunione con l’Arcidiocesi di Ferrara, che ha visto il mandato di due grandi predecessori: S.E. Mons. Rabitti (1995-2004) e S.E. Mons. Negri (2005-2012), cittadini onorari della città di Pennabilli. E’ con questo sentimento di duplice unione fraterna con il Vescovo emerito S.E. Mons. Turazzi e con l’Arcidiocesi di Ferrara – Comacchio che il Gruppo Consiliare Orizzonte Comune avanza la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a S.E. Mons. Turazzi, guida emblematica e devota della nostra Diocesi, cuore colmo di fede che ha donato abbondantemente alle nostra comunità”.

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