Proposte del movimento Rete in risposta alle valutazioni e alle richieste inviate alla politica e promosse dai medici ospedalieri con l’obiettivo di aprire un confronto per trovare soluzioni sul tema del precariato e della sostenibilità della sanità in genere.
Riassumendo:
1. medici ospedalieri con contratto organico, a tempo indeterminato, dopo concorso e 1 anno di prova, con stipendio superiore del 10% rispetto a quello medio italiano;
2. libera professione non ammessa per gli organici, se non intra-muraria, per i soli stranieri e solo su esplicita richiesta dell’ISS da prestarsi fuori dall’orario di lavoro;
3. convenzioni con ospedali del circondario per interventi delicati e con casistica scarsa
4. utilizzo di liberi professionisti, in base alle tabelle DRG maggiorate del 10%, per interventi non delicati e programmabili, con casistica scarsa
5. potenziamento dei settori con casistica sufficiente, e convenzioni per attrarre degenti dal circondario, soprattutto dalle marche.
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