San Marino. Protettore dei manovali e della libertà /2

San Marino. Protettore dei manovali e della libertà /2

Protettore dei manovali e della libertà /2

Nel 1992 sono riemersi resti della chiesa di San Marino recuperati su suggerimento del sindaco Cacciari

DANIELE CESARETTI. Quando sembrava che della chiesa di San Marino a Crema non vi fossero ormai rimaste più tracce e forse se ne era persa anche la memoria, nel 1992 in Piazza Aldo Moro (già Vittorio Emanuele II) durante alcuni scavi operati dall’Enel ed altri ancora effettuati per il teleriscaldamento della stessa città vennero alla luce le fondamenta della suddetta chiesa. Le sue ultime vestigia  si trovano ancora oggi ridotti a lacerti di affreschi con decorazioni floreali e di angeli nel sottopassaggio che collega via Matteotti a piazza Istria e Dalmazia (forse q uesta dedicata al santo d’Arbe o retaggio della dominazione della Repubblica di Venezia) nel luogo chiamato ancora oggi “sota al Signur”. Della chiesa era rimasta nel sot- topassaggio anche un affresco rimosso dal pittore cremasco Antonio Laini nel 1947 che ora si conserva nella casa Zappelli Cesarani. Oggetto di un recente restauro, il “sottoportego” – per dirlo alla veneta – risale al 1400 e rappresenta una rara testimonianza di arte popolare, un “monumento-documento” caratterizzato da uno stile prettamente veneto. (…)

Leggi la prima parte dell’articolo.

Tratto da L’informazione di San Marino

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