San Marino. Ps, Su, Upr, Civico 10 sui rapporti bilaterali italo-sammarinesi

San Marino. Ps, Su, Upr, Civico 10 sui rapporti bilaterali italo-sammarinesi

La decisione di non convocare una sessione straordinaria del Consiglio Grande e Generale per discutere pubblicamente sullo stallo dei rapporti bilaterali italo-sammarinesi, così come la scelta di attendere l’ultima settimana di febbraio per la convocazione ordinaria del Consiglio, ci lasciano particolarmente perplessi.

Dopo il “nulla di fatto” scaturito dall’incontro tra il Segretario Valentini e il Ministro Bonino, avrebbe dovuto essere pressoché scontato l’immediato svolgimento di un dibattito consiliare in seduta pubblica.

Ma Governo e maggioranza evidentemente la pensano in modo diverso e ritengono sufficiente un semplice riferimento nella Commissione Esteri convocata per il prossimo mercoledì.

Probabilmente c’è il tentativo di liquidare la questione con il minor rumore possibile, evitando la diretta radiofonica.

La paura di mettere in mostra le lacune e l’inefficienza nella gestione della politica estera è troppo forte per accettare subito un confronto pubblico in Consiglio, con la speranza che tra qualche settimana la divina provvidenza possa riservarci qualche novità positiva. Questa è la verità.

Ma d’altra parte non potevamo aspettarci molto di più da parte di chi – è chiaro il riferimento al Professor Valentini e ad altri autorevoli esponenti di maggioranza – considera la permanenza nella black-list una problematica burocratica e amministrativa. A nostro parere il nodo è strettamente politico ed è sul piano politico che devono essere fornite risposte concrete e tempestive ad una situazione che sta mettendo a dura prova la tenuta economica e sociale del Paese.

Sono a dir poco inquietanti la debolezza e la superficialità dell’azione con cui il Professor Valentini e più in generale l’intero Governo stanno operando nelle relazioni politiche e diplomatiche con l’Italia e con il resto della Comunità Internazionale.

Per queste ragioni continuiamo a sostenere la necessità di un repentino cambio di rotta nella gestione della politica estera.

E’ indispensabile che il Consiglio Grande e Generale venga convocato nei tempi più brevi possibili e che il dibattito sulla politica estera sia inserito al primo comma dell’ordine del giorno dei lavori.

Non si può perdere altro tempo.

San Marino, 7 febbraio 2014

Partito Socialista

Sinistra Unita

Unione per la Repubblica

Civico 10

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