San Marino Oggi: Psd “Ci impegneremo per risolvere i problemi dei cittadini non residenti” /
Coalizione ‘Intesa per il Paese’ ironizza su logo e colori / “Come il Pd italiano”
Consulta, voto estero, preferenze tutti temi delicati attorno cui da anni si combattono battaglie a volte senza esclusione di colpi. L’elettorato rappresentato dalle 25 Comunità infatti è molto appetitoso e, non si svelano segreti che i maggiori partiti hanno sempre cercato di conquistarne le simpatie. (…)
La rinnovata dirigenza del Psd ha toccato con mano tutto questo nel corso della Consulta appena conclusa ed in un comunicato, scritto con il cuore in mano più che con la tastiera del computer ha scritto: “Il clima creatosi negli ultimi mesi, lontano dalle lotte per lo più politiche ed a volte demagogiche che si sono sviluppate prima e dopo l’approvazione della norma che non rende possibile ai residenti all’estero l’espressione della preferenza, deve essere scavalcato per mettere definitivamente da parte le polemiche e consentire un riavvicinamento utile per tutti”. Un auspicio che ha fatto supporre la volontà di compiere in un prossimo futuro un passo indietro. Cioè il ritorno alla preferenze per gli ‘esteri’ anche se nel programma di governo non se ne parla. (…)
Gioca molto sul doppio comunicato invece la Coalizione ‘Intesa per il Paese’ e sull’“ammettere o non ammettere che sul fronte esteri e non solo le posizioni sono diverse” all’interno di ‘San Marino bene comune’. In un comunicato di sabato ha scritto “È notizia fresca che Il Psd in barba alle posizioni storiche di qualche suo alleato, desidera ridare la preferenza ai cittadini residenti all’estero. Nel programma elaborato e concordato con Dc e Ap, lo stesso Psd privilegia una linea piuttosto soft sull’argomento. Intesa Per il Paese ha, invece, posto la dovuta attenzione a questo argomento, senza demagogia e con realismo. Demagogia e realismo che non abbiamo ritrovato, ad esempio, nelle parole assolutamente condivisibili del Segretario Cdls, Marco Tura. Per il Psd si tratta di una esigenza prettamente elettorale oppure, ancora, di un modo per rimediare a ulteriori mediazioni al ribasso pur di stare a ruota del Patto? L’esempio più eclatante lo si é visto sul tema d’Europa. Strada storicamente percorsa dal Psd e totalmente declassata dai suoi alleati”.