Racket badanti, si indaga su gravi ipotesi di reato Fascicolo oggi “impolverato” in un cassetto?
Tra i possibili indagati una donna di origini straniere, che sarebbe stata il vertice operativo del “caporalato”
M.P. Associazione a delinquere con metodologie proprie delle cosche mafiose. È questa la più grave ipotesi di reato formulato dall’allora giudice inquirente Simon Luca Morsiani, nel ruolo di titolare dell’inchiesta incentrata sul cosiddetto racket delle badanti. Dopo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, la sconcertante vicenda inizia ad assumere contorni ben definiti. Tutto è iniziato il 22 febbraio del 2018, quando Alba Montanari presentò al Tribunale un dettagliato esposto finalizzato a denunciare una sorta di “caporalato” attinente alla gestione del business delle badanti all’interno dell’Ospedale di Stato. (…)
Tratto da La Serenissima
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