San Marino: ratificata convenzione monetaria San Marino Ue

San Marino: ratificata convenzione monetaria San Marino Ue

La Segreteria agli Esteri si dichiara molto soddisfatta per la ratifica avvenuta ieri della  convenzione monetaria tra San Marino e Ue.

 

Nella seduta pomeridiana di ieri, il Consiglio Grande e Generale ha ratificato all’unanimità la Convenzione Monetaria tra l’Unione Europea e la Repubblica di San Marino, che sostituirà quella vigente, firmata a San Marino il 29 novembre 2000.
Il testo era stato finalizzato e parafato a San Marino lo scorso 24 gennaio e sottoscritto a Bruxelles il successivo 27 marzo.
Nel confermare che la Repubblica di San Marino ha diritto di utilizzare l’euro come moneta ufficiale e di dare corso legale alle banconote e alle monete in euro, il nuovo testo – concluso direttamente con l’Unione Europea invece che con la Repubblica Italiana a nome della Comunità Europea – contiene significative innovazioni rispetto al precedente, quali la previsione di nuovi massimali – che contemplano una parte fissa ed una variabile in dipendenza del numero di abitanti -, nuove norme  per il conio delle monete in euro – ampliandosi la possibilità del conio ad altre Zecche dell’Unione Europea oltre all’italiana -, il recepimento della pertinente normativa comunitaria nel settore della protezione dell’euro contro la contraffazione – con previsione delle modalità di collaborazione con la Comunità in tale ambito – nonché delle norme in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e in materia bancaria e finanziaria.
Oltre a ciò, la nuova Convenzione prevede la risoluzione delle controversie attraverso la Corte di Giustizia Europea ed introduce un meccanismo di follow-up attraverso l’istituzione di un Comitato misto composto da rappresentanti di San Marino, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea nonché dell’Italia.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri esprime grande soddisfazione per la ratifica della nuova Convenzione, che rappresenta un significativo passo in avanti nelle relazioni con l’Unione Europea e con i suoi principali Organi, garantendo continuità e sempre migliori condizioni di accesso ai sistemi di pagamento dell’area euro.

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