16,07%. È questa l’affluenza registrata ai seggi alle 12.00 sul referendum sulla legalizzazione dell’aborto a San Marino.
Un dato leggermente più basso del referendum del 2019 sulla legge elettorale (-1,79%). Secondo i dati diffusi dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni, nelle prime ore di apertura dei seggi si sono presentanti 5.691 elettori sui 35.411 aventi diritto.
Di questi la quasi totalità sono cittadini residenti. Infatti gli elettori esteri che si sono presentati ai seggi sono stati soltanto 309 su 12.441.
Il raffronto con l’affluenza alle 12 nelle precedenti tornate referendarie
Una dinamica che si riscontra in tutte le elezioni, dato che San Marino non ha mai attivato il voto per corrispondenza e quindi un residente all’estero deve fisicamente recarsi al seggio per esprimere il proprio diritto/dovere.
Ai tempi del quorum – ovvero un limite minimo di affluenza affinché il voto fosse valido – questo influiva sull’accogliemento del questito referendario ma oggi le cose stanno diversamente. Nel 2016, proprio con un referendum, i cittadini hanno decretato l’eliminazione del quorum.
I seggi, lo ricordiamo, saranno aperti fino alle 20.
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