Superata la quota mille per le firme per il referendum promosso dalla Cdls per salvare il potere d’acquisto degli stipendi nella Repubblica di San Marino.
L’ampia adesione alla campagna “Io Firmo”, commenta il segretario CDLS, Marco
Tura, dimostra che la proposta referendaria rappresenta un’ urgenza sociale: ”A
San Marino la perdita secca del potere di acquisto di salari e stipendi nel giro
di tre anni è stata del 4,5%. Questo divario significa una cosa sola:
recessione, ovvero un forte calo dei consumi e quindi un arretramento del Pil.
Tant’è che oggi la crisi è essenzialmente una crisi di consumi. Fermare la
caduta delle retribuzioni è insomma fondamentale per ridare ossigeno
all’economia”.
Vedi comunicato stampa