Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Relazione Dna mette in guardia:
dove c’è gioco c’e’ criminalita’ /
Nelle case da gioco il denaro viene ripulito attraverso giocate fittizie e cambiando rilevanti somme
per poi riavere indietro un assegno della casa da gioco che attribuisce liceità alla vincita
(…) Il paragrafo della relazione della Dna è intitolato proprio “Le infiltrazioni della criminalità mafiosa nel settore del gioco”.
Ed ecco il quadro che traccia: “La criminalità di stampo mafioso non si è lasciata certo sfuggire l’opportunità di penetrare in un settore da cui possono derivare introiti ingenti e attraverso il quale possono essere riciclate ed investite, in maniera tranquilla, elevatissime somme di denaro. Né può essere dimenticato che a fronte di rilevanti introiti economici l’accertamento delle condotte illegali è alquanto complesso, e le sanzioni penali previste risultano piuttosto contenute. Di contro, in tutte le illecite attività perpetrate nel settore dei giochi e delle scommesse, oltre agli importanti guadagni che la criminalità consegue, si realizza anche un ingentissimo danno per la collettività rappresentato: dai mancati introiti da parte dello Stato a titolo di prelievo fiscale; dall’assenza di ogni forma di controllo finalizzata a garantire la regolarità del gioco e a tutelare le fasce più deboli della popolazione (come i minorenni); dall’alterazione delle regole di mercato che si sostanzia in una concorrenza sleale attuata nei confronti degli altri imprenditori del settore che osservano le regole. (…)
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