San Marino. Replica di Laura Rossi (direttore Biblioteca) a Piergiovanni Volpinari

San Marino. Replica di Laura Rossi (direttore Biblioteca) a Piergiovanni Volpinari

Gent.mo signor Volpinari,

ho letto le considerazioni da Lei pubblicate ieri a proposito della mia nota che, con il titolo “Quale Fondazione Franciosi”, è comparsa sulla stampa e sui giornali on line lo scorso fine settimana.

La ringrazio innanzitutto sentitamente per l’attenzione che ha voluto riservarle: non è usuale infatti, nonostante l’interesse dichiarato dei sammarinesi alla loro storia, che argomenti del genere trovino una immediata considerazione. In più, le Sue parole mi offrono lo spunto non solo per chiarire le mie, ma soprattutto per offrire ulteriori e più ampie informazioni su Biblioteca e Archivio, Istituti culturali preposti alla conservazione e valorizzazione dei documenti che costituiscono le fonti della nostra storia. E a questo proposito, concordo con Lei che di essa si debba avere “un’ampia visione” perché quanto pubblicato viene letto sia da chi conosce la storia sia da chi, in modi diversi, si appresta a conoscerla. Proprio per consentire “un’ampia visione” nell’ambito della ricerca storica e della informazione bibliografica, i due Istituti pubblici su menzionati, in maniera e misura diversa, tramite acquisti, versamenti e/o donazioni, sono tenuti a implementare costantemente il loro patrimonio: è per questo motivo, infatti che, fra i compiti della Biblioteca di Stato, c’è quello di far rispettare l’obbligo della consegna di tutte le pubblicazioni che escono a San Marino, previsto con una normativa obsoleta, ma ora in fase di revisione. Consegnando fra 2007 e 2008, le Sue tre pubblicazioni di argomento sportivo, Lei è stato rispettoso della legge ed ora i Suoi libri compaiono nel catalogo ScopriRete, il catalogo on line della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, che costituisce uno strumento fondamentale di ricerca per gli studiosi e di informazione per tutti gli utenti; i quali possono trovare presso l’Istituto e tramite il suo personale, tutte le indicazioni indispensabili per i loro studi e le loro ricerche. In più, a Biblioteca e Archivio, è demandato il compito di organizzare il materiale documentario che è stato depositato in passato a Palazzo Valloni o che, ancora oggi, viene depositato, per lo più a titolo gratuito, da singoli o famiglie. I nomi da me citati nella nota che ha provocato le Sue rimostranze si riferiscono appunto ai fondi librari e documentari di sammarinesi del Novecento, che sono stati depositati dagli eredi presso i nostri Istituti. La invito a rileggere attentamente, a questo riguardo, quanto da me affermato: della documentazione riferita ai personaggi in elenco ho scritto che “sta pervenendo o è già pervenuta presso la Biblioteca e l’Archivio di Stato (Balducci in Archivio; Casali, Giacomini, Suzzi Valli, Zani in Biblioteca). L’elenco è riferito, volutamente, ai soli personaggi di cui i nostri Istituti posseggono documenti; perciò non vi può comparire il nome di Giuliano Gozi (1894-1955) perché il suo archivio personale (fatto salvo un dattiloscritto contenente la sua Autodifesa) è conservato dagli eredi, così come avviene ancora per archivi di altri sammarinesi che hanno avuto un ruolo importante nella nostra storia recente. In ogni caso, preciso: la documentazione proveniente dagli archivi privati di tutti questi nostri concittadini “costituisce una fonte inesauribile e imprescindibile per la ricostruzione della storia moderna sammarinese”, ancora in gran parte da sondare (perché non sempre facilmente accessibile) e scrivere, come sa bene chi se ne occupa studiandola. Vedo infine, con piacere, che ha consultato anche il sito della Biblioteca (www.bibliotecadistato.sm) alle pagine in cui si elenca sommariamente il patrimonio, ma devoconstatare che leggendo, alla voce “importanti raccolte di manoscritti”, Le è sfuggito, accanto a Delfico e Mengozzi, il cognome Gozi. Manoscritti appartenuti alla famiglia Gozi si trovano infatti sia in Biblioteca che in Archivio, ma si riferiscono a un antenato del Giuliano, di cui Lei elenca solo alcune benemerenze: si tratta del Giuliano Gozi, vissuto fra 1727 e 1805, autore di numerose lettere all’abate Giovanni Mengozzi (sammarinese), importanti per la ricostruzione del periodo postalberoniano. 

Ma di tutti questi argomenti potremo meglio parlare in occasione di una Sua prossima venuta a Palazzo Valloni, per motivi di studio o di semplice lettura.

Sperando di essere stata esauriente in questa mia comunicazione e augurandomi di incontrarLa quanto prima, La saluto cordialmente

Laura Rossi

Direttore Biblioteca e Archivio di Stato

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