San Marino. Repubblica futura spiega l’indicazione di Libera per l’apparentamento post voto

San Marino. Repubblica futura spiega l’indicazione di Libera per l’apparentamento post voto

Repubblica futura spiega l’indicazione di Libera per l’apparentamento post voto

“Gli scopi del progetto di Adesso.sm ancora validi, mentre all’orizzonte si profila la restaurazione”

Antonio Fabbri

“La scelta di Repubblica futura non è stata facile”. Esordisce così il coordinatore di Rf Matteo Fiorini per spiegare l’indicazione per gli eventuali apparentamenti post voto. Indicazione che Rf ha fatto è per la sola Libera. “La nuova legge elettorale per la prima volta viene sperimentata e presenta alcuni punti oscuri. Indicare con chi si intende governare il Paese, prima che siano resi noti i programmi di governo, è già una anomalia. Compiere una scelta ponderata alla luce delle posizioni che saranno tenute nella campagna elettorale, non era facile sulla scorta anche di quanto successo fino ad oggi. Pensiamo che le ragioni che tre anni fa avevano portato al progetto politico di Adesso.sm siano tuttora valide. Progetto politico che aveva idee chiare sulla discontinuità col passato e sul recupero della credibilità sia interna che sul piano internazionale. C’è stata la volontà di porsi in antitesi con il modus operandi dei famigerati anni ’90 e la presa di distanza di chi aveva generato i problemi del Paese, lo sperpero delle risorse economiche e il consumo delle risorse limitate come il territorio”.

Il timore è che alle porte ci sia la restaurazione di tutto questo. “E’ ciò che temiamo – dice Matteo Fiorini – Quello che emerge dagli altri partiti e coalizioni, molto eterogenee per contenuti e per ricette per risolvere i problemi, ma con punti in comune che forse hanno ben poco di attinente con le necessità del paese. Alla luce del sole è emerso l’asse consolidato tra Rete e Dc con altre parti dell’arco politico. Come rispondiamo? Riconfermando la disponibilità e impegno che partono dai programmi”.

Poi il coordinatore presenta anche una dei nuovi candidati, Tiziana Ugolini: “Le ragioni per cui io ed altri abbiamo deciso di candidarci con Rf è stata la delusione nel vedere sfumare il progetto di Adesso.sm verso cui un buona fetta del paese ha creduto e che con più forza e coraggio si poteva portare avanti. In Rf – dice Tiziana Ugolini – questa tenacia e coraggio li ho sempre visti. Queste caratteristiche e la coerenza di Rf sono state strumentalmente travisate come mancanza di dialogo in funzione della famosa condivisione, invece io ho riconosciuto in Rf un partito che ha messo l’anima nel progetto. Noto con piacere che il tentativo di demonizzazione verso Rf, non è andato a buon fine ed ha oggi in lista una squadra di persone credibili che vengono un po’ da tutti i settori e la volontà di portare la propria esperienza e il proprio contributo”.

Il capogruppo uscente di Rf, Roberto Giorgetti, si focalizza sulla settimana che sarà determinate per la politica. “Si giungerà alla conclusione lavori del tavolo istituzionale e poi si riunirà l’Ufficio di presidenza propedeutico del Consiglio. Si porterà il bilancio di previsione in aula e noi speriamo anche la presa d’atto dei due nuovi giudici di appello. Su questo abbiamo già avuto modo di sottolineare l’importanza, sia per completare gli organici, sia per affrontare la notevole massa di procedure inaffrontate, alcune, in altri ambiti, cadute in prescrizione”. Poi aggiunge Giorgetti: La situazione è molto preoccupante. Ci sembra si stia mettendo in gioco la stessa autonomia della magistratura. Motivazioni molto evidenti sono già state espresse: ‘ci penserà il prossimo governo ai magistrati da assumere’, hanno detto le forze della ex opposizione, ma l’assunzione di nuovi magistrati non è compito del Congresso di Stato, non è compito della Politica. Sentire certe considerazioni ci fa pensare al peggio”, dice Giorgetti. Poi pone l’accento anche sulla commissione di inchiesta sulle banche. “L’opposizione la voleva solo su BancaCis, escludendo le altre banche. Questo la dice lunga. Si vedrà se verrà nuovamente approvata nella prossima legislatura. Nicola Selva critica una legge elettorale, “fatta in mezza giornata” e chiarisce la disponibilità di Rf a parlare con le forze politiche “rispettose delle istituzioni”. Quindi enuncia alcuni punti che vanno dal confronto da aprire sui temi etici “da affrontare con i modi dovuti e senza derive estremiste”; le idee sul turismo, sullo sport e una particolare attenzione all’ambiente, ecologia e gestione dei rifiuti.

Andrea Zafferani, candidato come indipendente in Rf dopo aver lasciato C10, sottolinea: “Non abbiamo rinnegato esperienza dia questi anni. Basti sottolineare – rileva Zafferani – che Fitch ha individuato due precise aree positive: la tenuta dell’occupazione e lo sviluppo e la politica estera. Molto meno sono state le note positive per altri settori, tanto meno la proposta di tavolone istituzionale, che l’agenzia ha stigmatizzato”. 

 

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