RETE plaude all’accordo per la stabilizzazione del personale precario ISS. Non è mai semplice registrare la soddisfazione dei sindacati in materia contrattuale. Merito del Governo che ormai da mesi lavora su questo fronte.
Molto importante da sottolineare le novità contenute nell’accordo: le modalità di accesso, la regolarizzazione e l’automatismo per il personale non residente. In sostanza, non ci saranno più dipendenti che dovranno aspettare dieci anni, o forse più, per regolarizzare la loro posizione. Pertanto ogni volta che vengono raggiunti i requisiti fissati dall’accordo (tre anni di servizio) il dipendente entra a pieno titolo nell’organico. È una questione di giustizia che viene finalmente sancita per tutti, non solo perché in questo momento di pandemia gli operatori sanitari rappresentano professionalità preziose, ma anche perché i diritti dei lavoratori dovrebbero essere sempre e ovunque rispettati.
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