San Marino. Rf attacca di nuovo Npr

San Marino. Rf attacca di nuovo Npr

Nuova replica di Repubblica futura a Noi per la Repubblica sulla questione del debito estero.

Rf, in un comunicato, dichiara che la lista di maggioranza, “come sempre, l’unica risposta concreta” che riesce a dare “è la politica dello specchietto retrovisore: ‘è colpa vostra’, ‘siete stati voi che avete creato questo e quest’altro’, e tutto il restante campionario di accuse varie e strampalate, con i soliti ritornelli della passata legislatura che non hanno ancora trovato alcuna evidenza nei fatti concreti”.

I membri di Repubblica futura, inoltre, rincarano la dose dicendo di essere “consapevoli che per almeno qualche mese dovremo sentire” da Noi per la Repubblica “questa litania, utile per mascherare, almeno per un po’, la propria totale assenza di linee politiche e la propria totale incoerenza sui temi”.

“La precedente maggioranza non ha indebitato il Paese con finanziatori esteri: l’unico debito che si è contratto in questi utlimi tre anni è stato fatto per una anticipazione di cassa con Bcsm (per circa 55 milioni) e una ricapitalizzazione di Carisp (per circa 80 milioni), finanziata con risorse provenienti dall’interno del sistema. Tutto il rimanente debito di San Marino (che supera i 300 milioni) è frutto delle scelte dei precedenti governi (di cui anche varie componenti di Noi per la Repubblica facevano parte). Non c’è quindi nessun ‘debito enorme’, contrariamente a quello che dice Npr, che invece farebbe bene a farsi un esame di coscienza”, manda a dire sempre Rf.

E ancora: Noi per la Repubblica “è d’accordo con il segretario Gatti che afferma che verrà convertito il debito interno già presente in debito estero? Non stiamo parlando di nuovo debito, ma del fatto che Gatti ha detto di voler far diventare debito estero anche il debito attualmente presente, che è tutto interno”.

Date “le pregresse posizioni prese da Md-Si e Rete contro il debito estero, dati i suoi rischi, e considerato quanto riportano nel comunicato”, cioè “rivolgersi all’esterno risulta sempre la meno consigliabile, in quanto impegnerebbe non solo le finanze pubbliche, ma anche una quota importante di autonomia del Paese, Rf domanda se “sono d’accordo sulla volontà espressa da Gatti di convertire l’attuale debito interno in debito estero?”.

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