Riciclaggio con scheda prepagata, condannati
Antonio Fabbri
Riciclaggio di denaro frutto di una truffa informatica e uso di atti falsi. Si è svolto ieri il pro- cesso a carico di due cittadini rumeni Cristian Felix Bogdan, 47 anni, e Simona Catalina Sociu, 27 anni. I due, contumaci al processo e difesi dall’avvocato d’ufficio Sabrina Lettoli, erano accusati di avere riciclato soldi che erano stati accreditati, in seguito a una truffa informatica con il meccanismo del “phising”, su una carta prepagata intestata a una terza persona. La somma riciclata non era ingentissima, si parla di 4.770 euro complessivi, ma il meccanismo utilizzato per riciclare il denaro è particolare. Infatti per poter prelevare i soldi dalla prepagata, Bogdan usando una carta di identità contraffatta (di qui l’accusa a suo carico anche per uso di atti falsi) era entrato nel febbraio del 2017 alla “Giochi del Titano” e qui era riuscito a prelevare i soldi utilizzando la prepagata sulla quale era caricato il denaro frutto della truffa informatica. Usciti i due aveva prelevato altri 70 euro dal bancomat di un istituto di credito vicino. Ieri il processo nel quale il giudice Roberto Battaglino, accogliendo le richieste del Procuratore del fisco, Giorgia Ugolini,ha condannato i due a 2 anni e 4 mesi la ragazza, e a 3 anni l’uomo che ha precedenti specifici. Condanna attenuata rispetto al minimo previsto per il reato di riciclaggio, considerata l’esiguità della somma riciclata. La difesa aveva chiesto l’assoluzione.
Aggiornati gli altri casi Gli altri quattro casi in discussione nella giornata di ieri sono stati tutti aggiornati, alcuni a luglio e altri a settembre e dicembre. Così per il caso della modella venezuelana Delia Duran, accusata assieme all’ex marito Marco Nerozzi di riciclaggio ritenuto provento di sfruttamento della prostituzione.