San Marino. Rifiuti: confusione in maggioranza

San Marino. Rifiuti: confusione in maggioranza

Rifiuti: confusione in maggioranza, ennesimo Odg per capire quanto costeranno le isole

A maggio pareva tutto pianificato. Affossato il porta a porta adesso sorgono dubbi su costi e tempi, ma comunque si tira dritto

A maggio, e poi ad agosto, sono stati approvati due ordini del giorno della maggioranza che hanno di fatto affossato il porta a porta dando direttive su come procedere per le isole ecologiche intelligenti; entro giugno era prevista l’analisi dei costi e il via agli investimenti necessari; entro fine anno il via alle isole ecologiche, abbandonato “il costoso e inefficiente porta a porta” – così la lo ha etichettato la maggioranza -, ed era previsto lo sprint per raggiungere il 70% di differenziata concordato con la regione Emilia Romagna per continuare il conferimento dei rifiuti negli impianti oltre confine. Tutto chiaro a maggio e agosto scorsi. . E invece no, perché ieri è risultato che la maggioranza, quella che era sicura di tutto questo, in realtà non ha chiaro nulla e se ne è uscita fuori con un ennesimo ordine del giorno per capire, valutare, conoscere i costi. Alla faccia della programmazione! Non solo. L’unica cosa certa – come chiaramente riferito dal direttore dell’Aass Raoul Chiaruzzi – è che prima di maggio non se ne parla di installazione delle prime isole ecologiche intelligenti e di gestione interna di tutto l’umido, con almeno 12 mesi per arrivare a regime; certo anche che gli investimenti per mettere in piedi la nuova modalità di raccolta tramite cassonetti intelligenti, solo per quanto riguarda i mezzi necessari, ammontano a più di un milione; di isole ecologiche ne serviranno tra le 260 e le 300 su tutto il territorio, calcolando una distanza di circa 500 metri l’una dall’altra nelle zone più densa- mente abitate e, quindi, anche per l’approntamento di questo i tempi non saranno brevi e i costi non saranno esigui.

Ecco allora le imbrazzanti capriole della consigliera Gloria Arcangeloni di Rete per giustificare che dopo essere partiti lancia in resta in primavera, ancora con sta benedetta differenziata, non si è da nessuna parte.

D’altra parte è titubante anche il collega di partito Emanuele Santi: “Non voglio dire che il porta a porta o i cassonetti sono sbagliati. Siamo partiti dalla condizione che estendere il porta a porta avrebbe portato costi enormi e volevamo prima capire che accordi fare e poi estendere il ragionamento”.

L’inerzia suscita una certa irritazione persino da parte di Giancarlo Venturini, evidentemente scocciato di dover ancora una volta approvare un altro ordine del giorno sulle medesime questioni “Siamo ormai alla terza commissione che discutiamo di questa problematica”, dice prima di scaricare come d’obbligo la responsabilità sul governo precedente.

De fatto che si sia ancora in alto mare se ne è accorta d’altra parte anche Adele Tonnini, e la giustifica così: “Rete ha sempre detto che serve pianificazio- ne, prima di avviare anche il progetto più bello del mondo. Se non sappiamo dove vanno a finire i nostri rifiuti, tutto rischia di fallire”. Maddài? E che serve pianificazione a maggio non si sapeva già? Ridacchiano amaramente sotto i baffi dall’opposizione e in cuor loro vorrebbero dire “ve l’avevamo detto”, e in sostanza con altri termini lo dicono pure.

Una reazione inevitabile a vedere che la maggioranza è ancora impantanata nella poltiglia dell’umido e nella questione rifiuti che a testa bassa ha voluto rivoluzionare quasi per dispetto, mentre adesso prende di nuovo tempo affermando, nell’Odg deliberato ieri, che per confermare le linee di indirizzo servono altri conti e, prima di una decisione definitiva, “è necessaria una analisi più dettagliata dei costi”.

La confusione che alberga in maggioranza la rileva Marica Montemaggi, di Libera: “Mi sembra ci sia un problema politico in maggioranza: da una parte la Dc ha le idee chiare, dall’altra c’è una confusione rispetto a quello che avevate deciso. Quell’odg non l’avevamo approvato perché in un anno vo- levate fare tutto e ribaltare tutto, la relazione del direttore dice semplicemente ‘in queste date, non ce la faccio’. Sentire oggi che serve un altra commissione per valutare i costi, sembra assurdo. Fermiamo un attimo le bocce e capite cosa volete fare”.

Insomma, anche se il Segretario Stefano Canti preme per procedere, pare si debba ancora decidere il da farsi, ma allo stesso tempo si approva l’odg per l’estensione delle isole su tutto il territorio, mentre è ormai chiaro che prima del dicembre 2021, non saranno a regime e, anzi, fino a quella data conviveranno con il porta a porta; il 70% di differenziata entro l’anno è impensabile, e comunque ormai si tira dritto coi cassonetti intelligenti, pur prendendo tempo con un altro po’ di conti, un altro odg, un’altra serie di incertezze che hanno l’effetto di lasciare ancora per parecchio la confusione nella gestione dei rifiuti.

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