San Marino. Riforma Fiscale, Cdls: ‘Una sfida da cogliere’

San Marino. Riforma Fiscale, Cdls: ‘Una sfida da cogliere’

RIFORMA TRIBUTARIA: UNA SFIDA DA COGLIERE

SAN MARINO 2 DICEMBRE 2013 – La Riforma Tributaria è un sfida e insieme un impegno che va raccolto, per non ripetere il tragico errore di non cambiare nulla, lasciando ancora una volta  campo libero a evasori e furbetti.

La Segreteria CDLS si è riunita questa mattina per valutare il progetto di legge fiscale in vista del passaggio in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale.

Nel ripercorrere le tappe del  processo di riforma, la Segreteria CDLS ricorda che la proposta di legge presentata a luglio prevedeva un aumento esorbitante della tassazione per i lavoratori dipendenti e l’insufficiente presenza di strumenti di accertamento ed emersione di tutti i redditi. Inevitabile la forte opposizione del sindacato che si è tradotta nell’imponente sciopero generale del 24 settembre.

Sulla spinta della fortissima protesta popolare, i partiti di maggioranza, alla vigilia del passaggio in Commissione Consiliare, hanno aperto un confronto serrato con la CSU.

Tre i punti cardine del negoziato: no tax area, abbassamento delle aliquote e strumenti per l’emersione dei redditi.

Negoziato che ha raggiunto questi risultati:

Introduzione di una no tax area di 12.000 Euro in difesa dei redditi più bassi.

Consistente abbassamento della tassazione per i lavoratori dipendenti che, rispetto alla proposta iniziale, per redditi di € 25.000 passa da 2.933 Euro a 1.164 Euro; per chi guadagna 35.000 Euro la tassazione diminuisce da 4.887 a 2.538 Euro.

Abolizione dell’addizionale IGR del 15%.

Superamento della ”tassa etnica” con parificazione del trattamento fiscale fra frontalieri e residenti.

Introduzione di strumenti per l’accertamento e quindi l’emersione dei redditi da lavoro autonomo, quali obbligo di fatturazione/scontrino anche attraverso l’utilizzo della Smac Card.

Facoltà per l’Ufficio Tributario di accedere alle informazioni economiche e patrimoniali di tutte le banche dati della PA ed enti.

Possibilità per l’Ufficio tributario di effettuare controlli all’interno delle attività economiche operando come pubblici ufficiali. Introdotti inoltre il reato penale per falsa fatturazione ed evasione fiscale.

Introduzione di nuovi dispositivi per l’emersione dei redditi come la tassazione dei dividendi societari e l’obbligo di dichiarare i redditi prodotti all’estero.

Varata anche una Commissione formata da Governo, sindacato e categorie economiche avente lo scopo di monitorare il funzionamento generale della nuova Legge fiscale, con particolare attenzione all’efficacia degli strumenti messi in campo per far emergere i redditi reali di tutti i contribuenti. Tra i compiti della Commissione tripartita c’è anche quello di formulare pareri preventivi ed obbligatori che accompagneranno l’iter di approvazione dei numerosi decreti attuativi della Riforma.

La Commissione in sostanza configura questa Legge come un “cantiere aperto” ovvero un progetto legislativo che avrà necessità di continue verifiche e periodici assestamenti. Il sindacato avrà quindi la possibilità di seguire passo passo l’efficacia degli strumenti messi in campo dalla riforma, avendo la possibilità di conoscere preventivamente i dati sull’andamento delle entrate denunciando eventuali inefficienze e ritardi nei controlli e negli accertamenti.

La Segreteria della Confederazione Democratica valuta dunque che i risultati ottenuti dal negoziato rappresentano un decisivo passo in avanti in termini di equità e considera  sostenibili gli aumenti per i lavoratori a fronte di un necessario e non più rinviabile risanamento dei conti pubblici. Mentre sul fronte dell’emersione dei redditi, le proposte del sindacato sono state accolte  solo parzialmente, lasciando però aperta la strada di una costante verifica dell’emersione dei redditi e del contrasto all’evasione.

Per la CDLS siamo di fronte ad una sfida e insieme un impegno da raccogliere,  per non ripetere il tragico errore, commesso dalla politica lo scorso anno, di far naufragare una riforma da troppi anni attesa. Con il risultato di aver aperto una crisi di Governo, aggravato il debito pubblico, aumentato la pressione fiscale attraverso la finanziaria di fine anno e lasciato di nuovo campo libero agli evasori ed ai furbetti.

Uno scenario insomma che non  porterebbe nessun vantaggio al mondo del lavoro dipendente e al Paese.

La Segreteria CDLS ha infine deciso di convocare per mercoledì 4 dicembre il Consiglio Confederale per una valutazione finale della Riforma Tributaria ed esaminare la Legge Finanziaria 2014, progetto che ad un primo esame ha sollevato molte contrarietà e preoccupazioni per l’estemporaneità degli interventi previsti e che ancora una volta pesano sui lavoratori dipendenti.

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