La commissione Finanze, ieri ripartita dalla presentazione di due ordini del
giorno, il primo firmato dai partiti di maggioranza e dal Psd, il
secondo dagli altri partiti di minoranza, Upr, Psrs e Su, ha rinviato la messa al voto alla prossima seduta, prevista per lunedì a causa dei forti contrasti tra le parti.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
“Upr, Psrs e Su hanno deciso di presentare un proprio odg- spiega Pier
Marino Mularoni, Unione per la Repubblica, prima di presentare il
documento- perche’ sono stati tagliati fuori dal confronto, la proposta
e’ stata blindata, un modo di procedere maldestro che ha impedito un
accordo unanime”.
Non solo: “Si vogliono creare le condizioni per un accordo politico di altro tipo- lamenta
Mularoni-
che e’ legittimo, ma lo state costruendo sulla testa del Paese”. Per
Federico Pedini Amati, Psrs, “e’ ripartita la stagione degli inciuci
sulla pelle dei sammarinesi”, mentre per
Ivan Foschi, Su, l’ordine
del giorno del Patto e del Psd manca di coraggio e chiarezza: “Non si fa
nessuna scelta sull’Iva- lamenta- si tratta di un’impostazione timida e
annacquata,
esattamente come la riforma fiscale”. Di qui la proposta
del leader del Patto: “Se c’e’ interesse a cercare condivisione
rimandiamo la votazione degli odg alla prossima seduta e
confrontiamoci di nuovo”.
Di
fatto pero’, i contenuti dei due ordini del giorno presentati paiono distanti, a partire dall’introduzione dell’Iva: il Patto e il Psd
propongono il “proseguimento della riforma del sistema fiscale
sammarinese, con la presentazione di una legge per la revisione del
sistema delle imposte indirette entro il 30 giugno 2013, con previsione
di entrata in vigore nel
2014″. Mentre Upr, Prsr e Su vanno dritto alla questione, chiedendo l’introduzione dell’Iva dal 1 gennaio 2013.
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