RASSEGNA STAMPA – Nicola Renzi: “secono le informazioni che ci giungono da interlocutori del Governo, la pressione fiscale aumenterebbe in modo tale da gravare sui lavoratori per una mensilità”
Già nei giorni scorsi i sindacati hanno messo le mani avanti con diverse note stampa nelle quali hanno adombrato il fatto che la riforma fiscale in cantiere, probabilmente in arrivo nella sua prima stesura prima dell’estate, possa contenere un considerevole aumento della pressione delle imposte sui redditi. “Nella nostra Segreteria Confederale abbiamo trattato il tema della pressione fiscale – faceva sapere Unione sammarinese dei lavoratori nei giorni scorsi – In un contesto economico dove i redditi bassi sono spossati e i medi rischiano di diventare i nuovi poveri, le famiglie, le persone, fanno fatica a immaginare un futuro stabile. È necessario avere il coraggio di dire che non si può pensare di aumentare ulteriormente la pressione fiscale, nemmeno in modo indiretto”. E ancora, il Segretario USL Francesca Busignani sottolineava: “Non possiamo permettere che a pagare il prezzo delle scelte economiche siano sempre gli stessi: chi lavora, chi ha una famiglia, chi è single, chi già oggi fa fatica. Servono misure concrete, serve coraggio, ma soprattutto serve rispetto per chi manda avanti il Paese ogni giorno”. Anche la CSU, CSdL e CDLS, ha recentemente sollevato la questione del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori, con particolare attenzione ai dipendenti pubblici, che peraltro attendono il rinnovo del contratto scaduto. Recentemente, ha sollevato la questione della perdita di potere d’acquisto, stimando una riduzione di circa il 10% negli ultimi 10 anni a causa del blocco dei contratti economici. Tema su cui i sindacati insistono molto, dunque, e che ha una stretta connessione con la pressione fiscale e la relativa riforma (…)
Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino