Nuovo Quotidiano di Rimini: Larga maggioranza in Consiglio sull’istituzione della “Mediazione familiare”, baruffa sulla modifica della legge referendaria /
Sui referendum è bufera /
Celli (Ps): “Si discute di regole del gioco, serve il confronto”
SAN MARINO. (…) Poco confronto, tuona invece l’opposizione sulla modifica delle normative referendarie. Non è stato abolito il quorum, che però passa dal 32 al 25% del corpo elettorale. Simone Celli, Ps: “Ringrazio i firmatari che hanno promosso l’iniziativa legislativa. Un argomento molto sentito che però non ha avuto l’adeguato confronto tra tutte le rappresentanze consiliari: è un comportamento anomalo della maggioranza perché quando si discute di regole del gioco occorre cercare larghe intese e massimo coinvolgimento delle altre forze politiche. Invece c’è stato poco confronto, mentre l’intesa andava cercata all’interno dell’aula consiliare”.
“A San Marino il referendum è vissuto come una molestia nei confronti di chi governa – attacca Ivan Foschi, Sinistra Unita -. E ne è la prova l’atteggiamento di quel partito che quando era all’opposizione riteneva giusta l’abolizione del quorum, mentre ora che è in maggioranza è contrario. E’ legittimo cambiare idea, ma è anche logico pensare che dietro a certi ragionamenti ci sia un calcolo opportunistico. Bene la semplificazione, bene il parere del Comitato garante prima della raccolta delle firme, ma questi sono solo aspetti secondari: la vera partita in questo caso era legata all’abolizione del quorum. Noi dobbiamo dare buon esempio ai nostri cittadini introducendo strumenti che favoriscono la partecipazione. Purtroppo mi dispiace constatare che, a parte qualche ritocchino migliorativo, anche le prossime campagne referendarie partiranno con un handicap per il comitato promotore”.
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