Da: Il Resto del Carlino di Rimini San Marino
Lettera a: Noi Riminesi di Stefano Muccioli
Leggo che il ministro Lupi cederà presto aree dell’aeroporto di Rimini alla Repubblica di San Marino. E’ da pensare che diventeranno aree extradoganali ed extraterritoriali con ottime prospettive di sviluppo commerciale e occupazionale. Il tutto potrà materializzarsi tra, mettiamo, alcuni anni? Leggo anche che presto, nella repubblica più antica del mondo, si svolgerà il referendum popolare per richiedere l’ingresso del Titano nell’Unione europea. Il che, in caso di voto affermativo, potrà materializzarsi tra, mettiamo, alcuni anni’ Solo che Unione europea ad extraterritorialità mi paiono inconciliabili. Chi ci sta prendendo in giro? Spero non il ministro. Forse i vertici di San Marino, o i prossimi vertici Aeradria, o i soci pubblici dell’aeroporto?
Giampiero Gentili
Rimini
Risposta:
Caro lettore
spero proprio che su questa vicenda non ci abbia preso in giro nessuno. L’unica certezza è che da San Marino, stavolta, sono arrivate delle risorse per la ricapitalizzazione dell’aeroporto: un milione dal governo e un milione da Asset Banca. Sul Titano puntano a costruire un’area extradoganale in cui far atterrare dei cargo pieni di merci. Non solo: sfruttando una tassazione più favorevole, un’importante compagnia aerea potrebbe decidere di portare il suo centro manutenzione europeo proprio al ‘Fellini’. Operazioni del genere, che prevedono la cessione di aree dell’aeroporto di Rimini alla Repubblica di San Marino, non possono però fare a meno di accordi ben precisi con l’Italia. Questo, prima ancora di un eventuale ingresso di San Marino nell’Unione europea, mi sembra il punto decisivo.