Il rinnovo, a San Marino, del contratto nel settore industria è ancora in una fase iniziale, sia pure promettente come dimostra l’approvazione del ‘verbale’ d’accordo da parte della Federazione Industria della Centrale Sindacale Unitaria: Consiglio Direttivo, a maggioranza, con votazione segreta.
Ne precisa meglio i contorni, di questa fase iniziale, Smtv San Marino.
Le parti non si sono limitate a trovare una sintesi nella trattativa, entrambe
hanno chiesto precisi impegni alla politica: al Congresso di stato quello di
portare in Consiglio un verbale di intesa su tutta una serie di temi: dalla
riduzione delle festività alla rappresentatività, dal credito agevolato, alla
non imponibilità degli aumenti contrattuali: “ sono soddisfatto per il
risultato, dice il segretario Anis Carlo Giorgi, si è trattato di un atto di
responsabilità verso chi rappresentiamo e verso il paese. Questo accordo
rappresenta un punto fermo dopo anni di incertezza”.
Sulla stessa linea i
sindacati: “Il contratto richiede grande responsabilità – ammette Enzo Merlini –
in termini di sacrifici per i lavoratori, anche se c’è la contropartita degli
aumenti salariali, il 6,5% in tre anni, facciamo un passo in avanti rispetto a
un contesto dove nessuno vuole prendersi alcuna responsabilità”.
Nel testo è
prevista la possibilità del ritorno alle 39 ore settimanali, un nuovo accordo
sulla flessibilità.
Ma sul piano interno al sindacato, vi saranno ulteriori
verifiche in ambito confederale; il verbale d’accordo verrà quindi sottoposto
all’Attivo dei quadri dell’industria e alle assemblee con tutti i lavoratori del
settore, ai quali spetta la decisione definitiva.
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GIORNALI PARLANO
DI …
Marino di N. Montebelli
di Ranfo