La Repubblica di San Marino non si distingue solo per essere pecora nera a livello mondiale nella lotta alla corruzione, per essere riprecipitata alla condizione di protettorato, ma anche per essere tornata ad essere retta da un Principe Sovrano, come – in parte, solo in parte – prima del 1906.
Lo dimostra ad esempio il non accesso dei cittadini agli atti del Consiglio Grande e Generale, che, fra l’altro, non vengono nemmeno digitalizzati.
E’ di questi giorni la notizia che il Consiglio ha trattato in seduta segreta l’erogazione di una somma pari a quasi un terzo del bilancio annuale dello Stato a favore di furfanti del settore bancario di cui non sono emersi nemmeno i nomi e di cui non è previsto il recupero, sulla scia di quanto avvenuto per Banca del Titano.