Anna De Martino di NQ Rimini San Marino /www.nqnews.it): Secondo la testimonianza fu il defunto ufficiale sovietico Litvienko a fare il nome dell’avvocato sammarinese /
“Dissi a Scaramella di parlare con la polizia” /
Il senatore Paolo Guzzanti testimone per la difesa ha deposto ieri in aula a Rimini.
Il pm Giovagnoli chiede 6 anni di reclusione per il consulente della Mitrokhin
Sei anni di reclusione
la pena chiesta dal pubblico
ministero, Paolo Giovagnoli, a
conclusione della requisitoria, ieri
mattina in Tribunale a Rimini,
a termine dell’udienza a carico di
Mario Scaramella, il consulente
della commissione Mitrokhin,
accusato di calunnia nei confronti
di Alvaro Selva, avvocato e uomo
politico sammarinese. Secondo
le accuse Scaramella,
42enne napoletano noto alle cronache
internazionali per il suo
coinvolgimento nella triste fine
dell’ex spia del Kgb, Alexander
Litvienko, avvelenato a Londra
con il polonio, avrebbe indicato
Selva a capo di una banda di trafficanti
internazionali di barre di
uranio. La richiesta della pubblica
accusa è arrivata a termine di
una lunga udienza, iniziata ieri
mattina alle 9, in cui è stato sentito
come testimone della difesa, il
senatore Paolo Guzzanti, presidente
della commissione Mitrokhin
per cui Scaramella fece da
consulente. Come è stato più volte
ricordato durante questo processo
che dovrebbe concludersi il
30 novembre, sul presunto traffico
di uranio dall’ex Urss verso i
paesi occidentali, passando anche
per Rimini e San Marino, furono
presentate denunce e segnalazioni
sia alla questura di Rimini
che alla Procura di Bologna
oltre che in Tribunale a San Marino.
Segnalazioni frutto di alcune
informazioni che lo stesso Scaramella
aveva ricevuto da sue fonti. (…)
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Processo Selva-Scaramella a Rimini.
Scaramella – politici di San Marino
Dossier Selva a Reggenti,
Valigetta di Scaramella