San Marino Oggi: SMtv, al neo direttore Carlo Romeo si chiede
un piano editoriale a misura della realtà / Punto primo decidere cosa fare della tv di Stato: locale o circondariale o interregionale
Antonella
Mularoni: “È una scelta Rai,
non nostra. Una decisione che mi auguro
sottintenda un ulteriore interessamento
della Rai alla nostra emittente. Come
governo non abbiamo fatto alcuna considerazione,
sono appena due giorni che
hanno deciso il cambio del direttore e nel
frattempo il Congresso non si è riunito.
Ma non credo sia questo il momento più
opportuno per giudicare le scelte che a
noi non competono”.
Anche la rappresentanza sindacale interna
punta sul futuro più che sul fatto
o non fatto: “Significativa la decisione Rai. Non tanto nelle singole persone,
ma quanto potrebbe significare in prospettiva.
Se hanno optato per mettere in
campo un nuovo direttore sicuramente
hanno l’intenzione di proseguire la collaborazione.
Quindi per noi il segnale è più
che positivo”. In sostanza si spera in un
cambio di passo gestionale. Cosa che,
considerate le professionalità dei diversi
direttori succedutisi, sembra ovvio: tutti
giornalisti di provata esperienza ma non
manager. Una palla al piede, tanto per
essere chiari. Innanzitutto occorre un
manager ma è come scoprire l’acqua
calda. Tutti ne hanno parlato fino alla
noia, ma mai nessuno ha messo mano
ad un ritocco delle mansioni all’interno
della tv sammarinese. I responsabili
sammarinesi almeno hanno l’alibi che
a loro spetta la nomina del presidente e
non del direttore. Un alibi che non può
essere considerato un’attenuante. (…)
