L’Informazione di San Marino: “Alcuni terminali della rete di Bacciocchi sono tuttora nelle poltrone che contano” / Alessandro Rossi di S.u. interviene sull’operazione “Titano” e sul silenzio delle forze
politiche / Antonio Fabbri, direttore de L’Informazione, risponde
SAN MARINO. Caro Antonio, sai quanto ti stimo e ti apprezzo per la profondità e la linearità delle tue analisi, ma ti prego anche tu non cadermi nella denigrazione superficiale di tutti i partiti. Infatti
dovresti anche tu riflettere sul ruolo dei partiti e/o dei movimenti di questa Repubblica e molto probabilmente anche tu rileveresti quello che io ho rilevato da oramai molto tempo da una posizione
privilegiata. Ovvero che i partiti e i movimenti sono un simulacro della funzione originaria dei partiti, semplicemente perché non hanno le risorse umane a disposizione per produrre il cambiamento, o
troppo piccoli e desiderosi o troppo vecchi ma senza spinta propulsiva… (…) Nello specifico il caso Bacciocchi non è un caso isolato, sporadico, marginale, Livio Bacciocchi era l’interprete massimo del
SISTEMA SAN MARINO dal punto di vista imprenditoriale. Suoi erano i 70 Cantieri aperti sul territorio.
LA RISPOSTA di FABBRI. Caro Alessandro, finalmente! Finalmente un sussulto di indignazione. Di fronte alle minacce di scioglimento nell’acido, ai soldi delle banche confluiti in Fincapital “in cambio di
niente” e poi, secondo l’accusa, finiti direttamente o indirettamente, alla malavita; di fronte allo scandaloso sprezzo del sodalizio criminale verso le istituzioni, verso il commissariamento, il tribunale e le
forze dell’ordine… finalmente dopo una settimana di notizie inquietanti, aberranti e devastanti, si dice qualcosa. Foss’anche stato per darmi del visionario, lo avrei apprezzato. Ora, ci siano o non ci
siano più, non è mia intenzione denigrare i partiti. (…)