Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Attacco a Prima. Il titolare: «Anche senza prove certe, ora non si archivi l’inchiesta» / Sabotaggio dei ripetitori la gendarmeria ha un nome e le immagini dell’autore / Le immagini, se pure sfocate, confermerebbero i dubbi di chi indaga
SAN MARINO. Sabotaggio ai ripetitori di telefonia della compagnia Prima, ora la gendarmeria ha un nome. Un sospetto, in verità, e alcune immagini sfocate che, seppure rendano impossibile l’identificazione dell’uomo ripreso, confermerebbero i dubbi degli investigatori. «Anche senza prove certe, ora non si archivi l’inchiesta», si appella agli inquirenti l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Della Balda: «Dietro quel danneggiamento c’è molto di più». Il fatto risale alla notte tra il 23 e 24 dicembre: tagliati i cavi alle cabine del Nido del Falco e a Montalbo, Torraccia e Faetano, e a rimanere senza linea telefonica e senza internet fu oltre il 60% della clientela di San Marino Telecom Prima.
Ad appena sei mesi dall’apertura di un fascicolo (contro ignoti), la gendarmeria ha inviato al commissario della legge Manlio Marsili il suo rapporto giudiziario. Nel documento, si fa cenno ad alcune immagini registrate da telecamere a circuito chiuso e di come quelle scene immortalassero, nei pressi del luogo del delitto, una persona nei tratti somatici simile alla stessa indicata dai vertici della società come un sospetto. Massimo riserbo sul contenuto del rapporto e sugli altri ipotetici indizi offerti al magistrato, ma ora sarà Marsili a decidere se quei dubbi bastino per far proseguire le indagini o se invece archiviare il fascicolo senza prove schiaccianti a individuare il responsabile. (…)
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