San Marino. Sanità: “Bevere è nel pieno delle sue funzioni”, Segretario Mularoni

San Marino. Sanità: “Bevere è nel pieno delle sue funzioni”, Segretario Mularoni

Rassegna Stampa – Al suo posto almeno fino al primo luglio, poi sarà consulente Critiche dall’opposizione “Sarà importante capire quanto ci costerà questa opzione”

La maggioranza ondivaga sui vertici della sanità, minimizza, calma, tranquillizza, pur avendo da una parte chi, come Libera, parla di grande successo per aver cacciato il direttore Bevere dopo averne promesso la testa in campagna elettorale perché ritenuto responsabile delle più grandi tregende per la sanità. Dall’altra c’è chi dalla Dc parla di Bevere saldamente al suo posto, almeno fino a giugno, e dopo, essendo stato talmente bravo e competente, una consulenza per continuare a pagarlo non potendo dire da un lato che non ha raggiunto gli obiettivi e dall’altro non potendo mandarlo via perché ci sarebbero delle penali da pagare. E allora ci si accorda per la consulenza riparatrice.

A sottolineare che il Direttore Francesco Bevere è ad oggi pienamente operativo, è lo stesso Segretario alla Sanita Mariella Mularoni: “Il direttore generale Bevere – ha detto giovedì in Consiglio – è al suo posto, non è stato rimosso, è nel pieno delle sue funzioni. Tutti i progetti proseguono. Il contratto prevede che alla fine del terzo anno di incarico è facoltà del Congresso recedere anticipatamente in caso di mancato raggiungimento della percentuale di obiettivi. Cosa che non si è verificata: il dottor Bevere ha una valutazione positiva. Il Governo ha condiviso un percorso che porterà ad una nuova tipologia contrattuale. C’è interesse a non privarsi questa professionalità e delle sue competenze. Il dottor Bevere ha manifestato la volontà a valutare forme di lavoro più flessibili. Il rapporto è stato trasformato da rapporto di lavoro subordinato a collaborazione professionale. A decorrere dalla nomina di un nuovo direttore generale al più tardi non oltre il 1° luglio 2025, varierà il suo incarico in consulente nei settori della sanità, prevenzione, promozione della salute, eccetera”.

A far notare qualche incongruenza in maggioranza è Maria Katia Savoretti di Repubblica futura: “Nel programma di Governo avete scritto che occorre partire dalle esigenze del paese in materia di sanità. La nostra sanità ha difficoltà, al momento sembra che tutto ruoti attorno alla figura di Bevere. La sanità è di tutti e di problemi ce ne sono veramente tanti. E’ una questione seria, la gente chiede una sanità efficace. In questo settore non abbiamo visto un progetto di sviluppo serio ma non lo vediamo nemmeno in altri settori del Paese”.

Tocca a Guerrino Zanotti di Libera cercare di fare convergere le posizioni di maggioranza: “Secondo la cittadinanza e gli utenti, le criticità riguardanti la nostra sanità non sono state risolte nemmeno nella precedente legislatura con la direzione Bevere. Ciò non toglie che Bevere abbia raggiunto certi obiettivi, quelli che la precedente maggioranza gli aveva posto. Evidentemente, però, riteniamo che oggi abbiamo nuovi obiettivi. Liste d’attesa, medicina di base e territoriale, sono priorità che noi riteniamo non più rinviabili. Si deve lavorare in quella direzione. Crediamo che per raggiungere gli obiettivi c’è la necessità di ragionare su un comitato esecutivo che abbia una visione aderente alle aspettative della maggioranza che sono poi le aspettative del Paese. Insisto sul fatto che il processo che abbiamo avviato con questa legislatura sia assolutamente giustificato dal fatto che dobbiamo cambiare la visione della sanità. Dunque è necessario avere interlocutori diversi rispetto a ciò che è stato nel recente passato”.

“Apprendiamo – rimarca Antonella Mularoni di Rf – che fino a giugno Bevere resterà in funzione. Si è poi concordato che cambierà la tipologia del rapporto con lui. Per noi sarà importante capire quanto ci costa questa operazione. Cioè se ne pagheremo uno al posto di due o ne dovremo pagare due. Non c’è mai un soldo per gli investimenti, ma ci sono sempre i soldi per le consulenze. Ci sono azioni di responsabilità che questo Parlamento dovrebbe fare nei confronti dei sammarinesi. Cerchiamo di utilizzare le risorse economiche per aiutare le persone. Smettiamola di assumere: qui è tutto un bando di concorso. Invece continuiamo ad assumere come se non ci fosse un domani”, ha concluso Antonella Mularoni.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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