San Marino scende in piazza a favore della pace

San Marino scende in piazza a favore della pace

“Con la marcia per la pace di ieri pomeriggio, a cui hanno partecipato anche cittadine e cittadini ucraini, San Marino ha detto un altro convinto no alla guerra in Ucraina, intensificando la richiesta di immediato cessate il fuoco, di una soluzione diplomatica del conflitto e l’attivazione di tutti gli aiuti umanitari necessari per dare sollievo alle popolazioni colpite dall’invasione russa e ai rifugiati fuggiti o in fuga verso altri paesi”.

La CSU traccia un bilancio dell’iniziativa a favore della pace e di sostegno al popolo ucraino andata in scena ieri a San Marino.

Tra i cittadini ucraini, oltre alle assistenti per anziani che da anni risiedono e lavorano nel nostro paese, anche alcuni tra i rifugiati ospiti delle famiglie sammarinesi, che numerose hanno aderito all’appello di accogliere a San Marino i parenti di chi lavora, con un atto di grande solidarietà umana che dimostra la concreta vicinanza del nostro paese con la popolazione di questa Repubblica martoriata dalla guerra.

La marcia è partita con un colorato corteo di bandiere della pace dal Piazzale della ex stazione fino a Piazza della Libertà, scandendo slogan in ucraino e in italiano.

Nella piazza simbolo della statualità sammarinese, la manifestazione si è aperta facendo risuonare gli inni nazionali dell’Ucraina e di San Marino, in un clima di grande commozione. È stato anche diffuso l’inno alla resistenza partigiana, Bella Ciao, ritornato purtroppo di attualità tra i combattenti ucraini, che si oppongono all’invasione russa.

Hanno preso la parola i Segretari Generali della tre organizzazioni sindacali; Giorgia Giacomini della USL, Gianluca Montanari della CDLS, Enzo Merlini della CSdL.

Da parte dei responsabili sindacali è stata ribadita la ferma richiesta di immediata cessazione delle operazioni belliche. Un conflitto che è arrivato a colpire i civili con i bombardamenti in diverse città, come mai avremmo immaginato. Di fronte a tante persone ucraine che a San Marino aiutano gli anziani sammarinesi nella quotidianità, il minimo che il Sindacato potesse fare è dare loro voce e sostenere l’accoglienza dei loro famigliari, oltre ad impegnarsi per gli aiuti umanitari. Le organizzazioni sindacali, infatti, intendono contribuire alla sottoscrizione coordinata dalla Protezione Civile e dalla Segreteria Esteri, di cui nei giorni scorsi sono stati comunicate le coordinate bancarie, e invitano i lavoratori, i pensionati e i cittadini ad aderire a loro volta.

Con questa manifestazione i sindacati sammarinesi hanno anche accolto l’invito della Confederazione Europea dei Sindacati a unirsi in questa azione di solidarietà e accoglienza verso i rifugiati, e a sostenere gli stessi sindacati ucraini che stanno facendo di tutto per tutelare le persone rimaste nel loro paese, in questi giorni di guerra.

È quindi intervenuta una cittadina ucraina che lavora da anni nel nostro paese, e che ha visto arrivare a San Marino i propri famigliari, quattro bambini e tre adulti, tra i rifugiati ospitati da famiglie sammarinesi. Ha espresso un ringraziamento sentito e particolarmente commosso alla Repubblica del Titano e a tutti i suoi cittadini per la disponibilità con cui hanno consentito l’arrivo di molti suoi connazionali in fuga da questa barbara guerra che colpisce tanti cittadini indifesi e punti sensibili, come gli ospedali. Si è detta orgogliosa del sindacato sammarinese che ha organizzato la manifestazione e soprattutto del suo popolo, e in particolare coloro che sono rimasti nel territorio ucraino e stanno resistendo con orgoglio all’invasione di una forza molto più grande e potente militarmente.

I Segretari per gli Affari Esteri e per il Lavoro, in rappresentanza del Governo, hanno poi ricevuto a Palazzo una delegazione della manifestazione composta da una famiglia di rifugiati, giunta sul Titano per un ricongiungimento, e dai responsabili delle tre organizzazioni sindacali, ribadendo la ferma condanna dell’iniziativa militare russa e confermando la volontà delle Istituzioni di fare tutto il possibile in termini di accoglienza e sostegno della popolazione ucraina.

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