San Marino. Scontri tra maggioranza e opposizione durante l’esame delle Istanze d’Arengo

San Marino. Scontri tra maggioranza e opposizione durante l’esame delle Istanze d’Arengo

La seduta di ieri del Consiglio è stata tutta incentrata sull’esame delle Istanze d’Arengo iscritte all’ordine del giorno della sessione di fine marzo.

Nel corso del dibattito sull’Istanza n. 19, relativa al fine vita, la maggioranza ha proposto un ordine del giorno che va nella stessa direzione dell’Istanza, riporta San Marino News Agency nel proprio dossier sui lavori consiliari di ieri.

A presentare il provvedimento è stato Manuel Ciavatta (Pdcs): Il Consiglio Grande e Generale “…impegna il congresso di Stato a prevedere entro settembre 2021 un dibattito consiliare al fine di definire le linee politiche necessarie a produrre un dispositivo normativo che normi tale materia (il fine vita), tenuto conto di quanto emerge dal documento del Comitato sammarinese di bioetica sulla materia”.

Per Giuseppe Morganti (Libera), il presentare un odg in parallelo all’Istanza è un vero e proprio “obbrobrio istituzionale; è un ordine del giorno inutile, serve solo a mettere d’accordo la maggioranza”.

Ha replicato il segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta: “Nell’odg chiediamo un dibattito sulla base dell’orientamento dato dal Comitato di bioetica che comunque dovremmo fare e la maggioranza è d’accordissimo su questo”.

Alla fine del dibattito, l’Istanza 19 è stata approvata e così anche l’ordine del giorno della maggioranza.

L’Aula ha poi affrontato l’Istanza n. 23 “per l’estensione dei termini di prescrizione dei reati nei procedimenti in cui sono coinvolti come parte lesa lo Stato o persone giuridiche a partecipazione statale”.

Come da indirizzo del segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, malgrado l’Istanza sia ritenuta ragionevole, la maggioranza non l’ha ritenuta accoglibile.

“Argomenti di questa portata non possono essere definiti da un’Istanza”, ha spiegato Alessandro Scarano (Pdcs). Modifiche del Codice penale, qualora siano affrontate, “lo devono essere sulla base di una revisione complessiva dell’ordinamento, frutto di ampia condivisione di tutti gli attori in campo”.

“Obiettivo dell’Istanza è sicuramente condivisibile e nobile – ha sottolineato Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete) – perché si entra nell’alveo della questione del ‘recuperare il maltolto’ e nessuno in Aula è contrario a ciò, ma l’Istanza indica una strada che non ritengo percorribile”. Infatti, “inserire un criterio che si basa sul soggetto leso per modificare canoni temporali di prescrizione, che se il soggetto fosse altro sarebbero ridotte, creerebbe disomogeneità a livello di fattispecie e Rete non può sostenere questa Istanza”.

Al contrario, Michele Muratori (Libera) con il suo gruppo ha sostenuto l’Istanza che “fa il paio con il tema e la battaglia che stiamo portando avanti sul recupero delle somme perse dallo Stato a causa delle crisi bancarie.

“È comodo dire ‘sostengo l’Istanza’ – ha mandato a dire Maria Luisa Berti (Npr) -, ma sotto il profilo tecnico la soluzione che propone non è corretta e non è con l’allungamento dei termini di prescrizione che raggiungiamo l’obiettivo di riavere il maltolto”.  L’Istanza n. 23 è stata quindi respinta.

Stessa sorte per la n. 12 in favore di un aumento delle ore di educazione fisica e modifiche strutturali e funzionali nelle scuole di ogni ordine e grado: è stata ritenuta dal segretario di Stato per l’Istruzione, Andrea Belluzzi, eccessivamente vincolante a livello di forma, ma lui stesso ha ribadito l’importanza dello sport e della sua valorizzazione nelle attività scolastiche.

Infine, la seduta consiliare è terminata con l’approvazione dell’ultima Istanza d’Arengo all’ordine del giorno, la n. 13, con cui si è tornati a parlare di disabilità: l’Istanza è volta alla “realizzazione di attività formative ed educative in periodo estivo per ragazzi con disabilità che frequentano Scuole Medie e Superiori”

Leggi il report integrale sui lavori consiliari di ieri

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