San Marino. Scontro duro nella Dc , si arriva alle mani

San Marino. Scontro duro nella Dc , si arriva alle mani

L’Informazione di San Marino: Parole grosse e minacce reciproche di denuncia fra Mazza e Lonfernini. Poi torna la calma

 Scontro duro nella Dc , si arriva alle mani 

Nel Parlamentino di mercoledì scorso  

Antonio Fabbri

E’ la notte dei lunghi coltelli in casa Dc. Parole grosse fino ad arrivare alle mani. Clima caldissimo. Rovente.

Il Parlmentino del partito svoltosi mercoledì sera fino a mezzanotte passata, è stato teatro di fortissima tensioni. Già l’aria era incandescente dalla precedente seduta , ma poco dopo l’intervento di Federico Cavalli che, come fece il Presidente dell’URSS Kruscev il 12 ottobre 1960 alle Nazioni Unite, si è tolto una scarpa in segno di protesta, il clima è, se possibile, ulteriormente peggiorato.

Le parole di Federico Cavalli sono state dure e con la scarpa da tennis in mano ha voluto significare come lui da Capitano di Castello di Borgo , con quelle scarpe abbia “corso dappertutto per ascoltare e risolvere i problemi delle persone. Mentre i Segretari di Stato non hanno fatto nulla. Non è stata Ap a staccare la spina al governo, ma voi che avete staccato la spina al vostro cervello”, ha detto Cavalli.
Così, oltre che degli errori della Dirigenza, ha parlato anche di errori da parte dei Segretari di Stato Dc.
“Questa Dc non è un albergo dal quale uscire e rientrare a piacimento”, o qualcosa del genere, ha ribattuto dalla platea Teodoro Lonfernini, riferendosi allo stesso Cavalli rientrato nel partito dopo la parentesi degli Europopolari. Lonfernini, al quale evidentemente le parole di Cavalli non sono andate giù considerato che con l’azione politica di chiedere le dimissioni dei vertici della direzione avrebbe probabilmente voluto mostrarsi “esterno” alle responsabilità dell’establishment democristiano. Così, mentre Lonfernini ribatteva a chiunque fosse sul pulpito, è stato invitato a uscire da alcuni membri del Parlamentino. Erano circa le 23. Uscendo, però, ha incontrato l’ex Capogruppo Luigi Mazza. Ed è lì che si è scatenato il putiferio. Mazza ha additato il padre di Lonfernini, Luigi avvocato e storico
Democristiano, adombrando irregolarità di condotta. Lonfernini ha a sua volta ribattuto con veemenza nel frattempo spostandosi entrambi al piano terra, dove c’è l’ingresso della Casa del Castello di Domagnano. È echeggiata pure la parola “mafia” e l’insulto “mafioso”. Stefano Canti. che stava intervenendo, ha dovuto interrompersi, dato che tutta la sala, sentendo le urla, si era nel frattempo spostata nell’androne delle scale e verso l’ingresso.
Lonfernini ha poi chiamato Luigi Mazza “Ciccio Mazzetta”, e sono volate minacce reciproche di denuncia… poi si è arrivati alle mani: spintoni e urla, in un parapiglia durato fortunatamente pochi istanti, dato che chi aveva seguito l’accaduto è subito intervenuto per separarli e per mediare la situazione. In particolare si sono adoperati per calmare le acque Gino Giovagnoli, Marco Beccari, Amedeo Venerucci e altri. Alcuni tenevano fermo Lonfernini e altri cercavano di acquietare Mazza. Riportati i due alla ragione, e deglutita l’amarezza per l’accaduto, il Consiglio centrale è proseguito.

A mantenere la calma, soprattutto, il segretario Marco Gatti che, come accade in questi casi, ha incassato le critiche maggiori. Dopo il richiamo del presidente Tonino Ceccoli e terminati gli interventi, si è votato sulle dimissioni: quelle di Teodoro Lonfernini, di Francesco Mussoni e quelle nel frattempo rassegnate da Luca Marcucci. L’assemblea le ha respinte. In quel caso prima Teodoro Lonfernini ha detto che le avrebbe confermate, poi ha dichiarato che sarà invece partecipe “anche a spazzare la sede, se necessario”, nella preparazione dell’assise del partito. Assise che la Dc ha ufficialmente
comunicato si svolgerà i primi di marzo, con l’attuale dirigenza che quindi resta in carica fino a quella data anche per “evitare problemi di gestione del partito”.

Certo è che non si respira un clima del tutto natalizio in casa Dc.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy