San Marino. “Segni dei tempi per capire”, Giovanni Giardi

San Marino. “Segni dei tempi per capire”, Giovanni Giardi

Segni dei tempi per capire

Riflessione di Giovanni Giardi sul tempo pieno di eventi che stiamo vivendo e che “dovrebbero farci capire e cambiare atteggiamento”

“In mare continuano a morire persone che scappano dalla fame provocata dallo sfruttamento dei loro paesi e da una economia mondiale ingiusta (“è il momento della vergogna” ha detto il Papa); scappano da guerre che sarebbero stolte se non fossero tragiche, provocate dai nostri paesi che hanno destrutturato equilibri in intere aree e con costi che avrebbero potuto risolvere il problema delle povertà, guerre che lasciano strascichi di macerie, miseria, disordine e migrazioni bibliche. Chi ama le guerre capirà?
Salvini è processato, sperando capisca, che non si può governare come se si fosse al bar, per cercare i consensi dei fanatici intolleranti, facendo morire i disperati nel mare e che ci sono leggi e valori intangibili come quello che la vittima di naufragio deve essere salvata poi si vedrà, deve essere salvata, punto! E non può continuare a bestemmiare la Madonna di cui esibisce il rosario nei comizi. Per un credente la Madonna sta in mezzo al mare a piangere con le vittime di un mondo mostruoso. Salvini capirà?
Cinque stelle in Italia e Rete a San Marino (ma anche altri) stanno sperimentando che urlare dall’opposizione è diverso che assumersi i doveri del governare un Paese, che la coerenza chiesta agli altri è difficile anche per se stessi. Capiranno? Avranno quel coraggio che è solo dei politici di statura per ammetterlo e chiedere scusa, quel chiedere scusa che non mortifica, ma nobilita una persona onesta e per bene?

Anche noi cittadini riusciremo a capire che l’adesione ed il voto ad un partito non è come il tifo per una squadra di calcio, ma sono in gioco i destini del Paese e il futuro dei nostri figli e nipoti? Capiremo che bisogna riappropriarsi del potere popolare fissato dalla nostra Carta Costituzionale e che la delega non è ormai più adeguata ad una democrazia per nostri tempi?”

 

 

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