L’Informazione di San Marino: Lo stato ha finito i soldi, in dieci giorni si prova
a portare a casa patrimoniale e riforma Fisco / Il crollo della liquidità mette a rischio addirittura il pagamento di stipendi e pensioni a fine anno
I dati fanno tremare. Lo stato ha finito i soldi e così in 10 giorni si prova a risollevare la salute delle casse pubbliche. Quanto previsto dal Fondo monetario sulla carenza di liquidità per pagare stipendi pubblici e pensioni, si sta verificando e, quindi, servono le contromisure. Il problema è che servono subito. Nel 2010 in cassa lo stato aveva circa 331 milioni. Quest’anno se ne contano 147. Una riduzione di oltre il 65% in quattro anni e di oltre il 38% nel 2013. Numeri chiari, che lasciano intravvedere un 2014 nero se non si ripristinano i depositi con prestiti, non si riduce la spesa e non aumentano le entrate. I più pessimisti dicono addirittura che si farà fatica a chiudere il 2013, ma di certo, senza i provvedimenti adeguati, lo Stato vedrà compromessa la capacità di fare fronte ai pagamenti di stipendi, pensioni, contratti e rate di mutui di certo dai primi mesi del 2014. “Sono condizioni oggettive – afferma il Segretario alle finanze Claudio Felici – che vanno affrontate con responsabilità. Non c’è più tempo. Si paga lo scotto di una scarsa lungimiranza politica e di un tessuto sociale ostile all’inasprimento del fisco. Nel giro di poto tempo si dovrà riparare. Due sedute del Consiglio in una decina di giorni, poi eventualmente anche la seduta ad agosto. (…)
