Leonardo Raschi (Liberal Sammarinesi) denuncia l’immobilità del Governo e soprattutto della Segreteria Finanze e tratta di retroscena del Psd
Quello che sconcerta è la fase di stallo che vive la sua Segreteria più importante: quella alle Finanze. Infatti tale Segreteria ancora, tranne l’ordinaria amministrazione, non ha prodotto risultati di rilievo. La patrimoniale non parte, i tagli alla spesa pubblica non prendono il via, i vertici di Fondazione e Carisp non vedono la luce, la riforma tributaria è ancora in alto mare, tutto risulta bloccato.
Ma per capire quello che sta succedendo al governo bisogna osservare quello che succede nel PSD. Il Partito dei Socialisti e Democratici doveva tenere il suo Congresso questa primavera ma la data ancora non è stata fissata. Perché? Come è noto all’interno del PSD si fronteggiano due correnti: una di ex socialisti con a capo Felici C., Stolfi F., Belluzzi I. e l’altra di ex PCS-PPDS-Democratici con a capo Morganti G. M., Chiaruzzi M. e Riccardi M.
La prima vorrebbe fare il congresso prima possibile, la seconda il più tardi possibile. Per il Segretario alle Finanze Felici è importante chiudere la “pratica” congresso al più presto per dedicarsi a implementare la propria politica economica nel governo e nel paese. A patto però di vincerlo il congresso. Se il Segretario Felici invece dovesse perdere il congresso, allora prevedo o una crisi di governo o le dimissioni del Segretario alle Finanze.
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