Il Resto del Carlino: Chiude il bar dell parrocchia / Due dipendenti senza lavoro / Lascia Don Peppino, titolare della licenza. Subentrano i fedeli
CHIUDE il bar. Detta così la notizia è di quelle che, purtroppo, se ne sentono tutti i giorni. Ma il bar in questa circostanza è particolare: si tratta, infatti, del bar della parrocchia di Serravalle. Presto il bar della parrocchia chiuderà o meglio, cambierà gestione e le due bariste andranno in mobilità. Le due donne, madre e figlia, dipendenti da un paio di anni, dal primo marzo si ritroveranno senza lavoro, seppur con tutti gli ammortizzarori sociali del caso, previsti dalla legge sul Tiano. Le due signore erano dipendenti della ditta ‘Innocentini don Giuseppe’, lo storico parroco di Serrvalle che è titolare della licenza. Ma, forse a causa dell’età, il sacerdote ha scelto di lasciare e passare la mano. Da qui la decisione di restituire la licenza e far cessare la società.
LA LICENZA dell’esercizio è incompatibile che la pensione che il parroco di Serravalle percepisce. Proprio nei giorni scorsi dal Congresso di Stato, con una delibera del secondo giorno di febbraio, è arrivata l’ufficialità della messa in mobilità delle due dipendenti della ditta ‘Innocentini don Giuseppe’. Insomma, stando a quanto avrebbero riferito alcune persone a lui vicino, don Peppino non se la sentirebbe più di gestire il bar della parrocchia. Troppo pesante avere in mano le redini di una società con l’avanzare dell’età e delle conseguenze che comporta anche a livello fisico. Ma l’attività del locale non si fermerà. Infatti, i parrocchiani si sono già mobilitati: il bar di Serravalle sarà rilevato da un gruppo di loro, clienti abituali che avrebbero deciso di continuare a tenerlo in vita. (…)