San Marino. Settore turistico più colpito “anche per via di scelte scellerate”

San Marino. Settore turistico più colpito “anche per via di scelte scellerate”

“Ci ritroveremo chiusi e impossibilitati a lavorare”

Anche per via di scelte scellerate perderemo tutto l’indotto delle feste natalizie per miopia e scarsa lungimiranza di chi ci governa

Silvano Andreani, albergatore

Credo di poter parlare a nome di tanti albergatori e commercianti che come me vivono la realtà del Paese da diversi anni. Confrontandomi tutti i giorni con gli operatori del settore devo constatare che le difficoltà legate alla crisi sanitaria si stanno ripercuotendo, come è ovvio immaginare, sull’economia in particolare quella legata al comparto turistico-commerciale.

Lo Stato e il Governo non possono continuare a giustificare il “non fatto” per via del Covid-19. Credo che fosse necessario ed è necessario avere più lungimiranza ed iniziare a dare soluzioni.

La politica, a mio avviso, fino adesso non ha lavorato bene sul problema turismo: non focalizzando precisamente il problema. Il nostro settore, il turistico, è stato il più colpito anche perché i nostri Segretari non sono esperti nel comparto né loro né i loro staff, non hanno preso in considerazione chi lavora tutti i giorni in ambito turistico ascoltando le nostre istanze, quelle delle categorie e dei nostri commercianti. Ci rendiamo conto che per aver raccolto le briciole dall’Italia lavorando qualche weekend la sera, evitando le chiusure, ora ci ritroveremo, dal 21 Dicembre, chiusi e quindi impossibilitati a lavorare.

Se non possono arrivare turisti neanche dalle Regioni limitrofe, noi operatori turistici con chi lavoriamo?

Nel periodo del lockdown con le Regioni si era arrivati ad un accordo che consentiva alla nostra Repubblica di essere inserita nell’area comune con i territori vicini. Oggi, anche per via di scelte  scellerate, senza tenere in considerazione “il domani”, mi riferisco all’attività di aperture fatta creando tensioni con l’Italia anche con orgoglio di alcuni nostri esponenti di Governo, ci troviamo chiusi nei nostri 61 km quadrati e costretti a chiudere dal 21 Dicembre.

Riapriremo il 6 Gennaio con il lavoro creato dalle nostre professionalità avendo però perso tutto l’indotto delle feste natalizie per miopia e scarsa lungimiranza.

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