Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Avvocato alla sbarra per falso in atto pubblico, la posizione si aggrava in udienza
(…) Il problema è che dagli atti è emerso che l’avvocato non aveva solo apposto come notaio l’autentica alle firme, ma le aveva anche materialmente scritte di suo pugno. Di qui l’ulteriore imputazione contestata ieri in giudizio. Il Procuratore del fisco, Roberto Cesarini, sulla base delle carte dell’istruttoria, ha infatti ritenuto di chiedere la contestazione di un ulteriore reato legato alla falsità materiale. In più i reati vengono contestati per ciascuna delle firme apposte. Il fatto riguarda la costituzione di una associazione. La tesi difensiva, esplicitata oltre che in aula anche dallo stesso avvocato Arcangeli in una lettera inviata nei giorni scorsi al sito libertas.sm, parla di una leggerezza dovuta ad uno stato di “stress professionale psicofisico”. Spiega l’avvocato Arcangeli, difeso dai legali Paolo Reffi e Nicola Mazzacuva: “Si trattava di alcune autocertificazioni relative, ad una costituenda associazione denominata “Club dei Buongustai”, commissionatami da un parente, senza alcun fine di lucro, né dei promotori della associazione (tutti amici sammarinesi, insieme al mio parente), né tantomeno mio personale, in qualità di notaio. Mi si passi l espressione: una pratica quasi ‘di famiglia’ per il sottoscritto, una pratica certamente di cortesia. La svista, è stata causata da un temporaneo ma importante e severo stato di stress professionale psicofisico, oggettivamente verificabile, dovuto ad una serie di concomitanti fattori. (…)
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