San Marino. Sinistra Unita: ” A scuola di mafia. Combattere le mafie, non solo difendersi”

San Marino. Sinistra Unita: ” A scuola di mafia. Combattere le mafie, non solo difendersi”

“A scuola di mafia. Combattere le mafie, non solo difendersi”

Mercoledì 16 ottobre si va tutti “A scuola di mafia”, per conoscere, riflettere e confrontarsi su di un tema che troppo poco a San Marino è stato trattato. Un argomento che negli ultimi anni è uscito allo scoperto sulle pagine di cronaca dei giornali locali e nazionali. La malavita organizzata, pur non essendo un fenomeno storico nel nostro Paese, come in alcune regioni del Sud d’Italia, è diventato un fenomeno comune, entrato a far parte della vita dei sammarinesi. Per troppo tempo si è creduto o si è fatto finta che la mafia non fosse presente nel nostro territorio e invece, soprattutto tramite le indagini delle magistrature italiane, è venuto a galla un mondo corrotto, marcio e criminale impensabile fino a qualche anno fa. La bolla finanziaria è ora scoppiata e con essa quella dell’edilizia. Molte società e aziende hanno chiuso, producendo disoccupazione, precarietà e diminuzione del benessere. Un benessere fittizio, non reale, figlio di un’economia “malata”, all’interno della quale la politica ha lasciato che la criminalità mettesse le proprie radici, devastando l’economia sana del Paese.

“A scuola di mafia” è un ciclo di incontri pubblici organizzato da Sinistra Unita e coordinato da Morena Ranocchini. Il primo incontro avrà luogo mercoledì 16 ottobre dalle ore 20.30, nella Sala Montelupo di Domagnano e sarà dedicato alla preziosa figura di Peppino Impastato, un giovane attivista e giornalista siciliano, ucciso barbaramente dalla mafia nel 1978, proprio perché denunciò e ostacolò le attività e i comportamenti criminali della malavita.

Un giovane regista cinematografico, Ivan Vadori, ha pensato bene di raccontare la vita di Peppino in un interessante documentario, dal titolo “La voce di Impastato”. Nel film, attraverso numerose interviste ad amici e parenti di Impastato e a persone impegnate a combattere la mafia, viene ripercorsa la biografia di Peppino e lo sviluppo della cultura antimafia avvenuta negli ultimi trentacinque anni, cioè dalla sua morte.

Dopo la proiezione del documentario seguirà un dibattito su come la malavita abbia influito sull’economia e sui rapporti sociali del Paese. Al dibattito partecipano Matteo Zeppa (Rete), Christian Bologna (Civico10) e Ivan Foschi (Sinistra Unita), membri – gli ultimi due – della Commissione Consiliare sul Fenomeno delle Infiltrazioni della Criminalità Organizzata. Il dibattito è aperto al contributo di tutti i presenti, per un problema che richiede una seria riflessione pubblica e politica. Basti pensare alla grave mancanza di una normativa adeguata per contrastare l’economia mafiosa.

Promuovere la legalità è un dovere di tutti, dalle Associazioni di volontariato a quelle sportive, dalle istituzioni religiose a quelle statali (in particolare la Scuola), dalle parti sociali – sindacati, associazioni di categoria – ai partiti e ai cittadini, lavoratori e non. Per questo motivo vi invitiamo a prendere parte alla serata, per conoscere, riflettere e confrontarsi insieme su un fenomeno nascosto ma dalle conseguenze disastrose.

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