Corriere Romagna San Marino: Caso Sogefin, prima udienza per gli ex amministratori / Partito il processo per Bertone e Chiaudrero: contestati due pagamenti “dubbi” da 50mila e 900mila euro
SAN MARINO. Amministrazione infedele e violazioni alla legge sui servizi finanziari: è iniziato ieri mattina di fronte al giudice Roberto Battaglino il processo nei confronti di parte degli ex amministratori della Sogefin, la finanziaria revocata dal congresso di stato nel febbraio del 2009. Contestati, all’ex presidente del Cda Girolamo Bertone, e al consigliere Daniele Chiaudrero, due pagamenti “dubbi”, rispettivamente, da 50mila e 900mila euro. Nel primo caso, secondo l’accusa, dalle relazioni del commissario Marino Albani (Sogefin è in liquidazione coatta), emergeva un pagamento di servizi resi con fatture pari a 50mila euro, ritenuti dall’accusa non chiari e risalenti al 2007: la difesa affidata a Paride Bugli spiega però che l’uscita di denaro è stata ratificata dai soci nel 2008. La seconda operazione ritenuta non corretta, quella più cospicua, è stata invece imputata all’ex consigliere Chiaudrero, che dice di aver restituito quei 900mila euro a un socio attraverso un finanziamento. Giovanni Picciotto (ex socio) e Antonio Atria (ex consigliere) devono invece rispondere di alcune violazioni alla Lisf – la legge del 2005 – per mancate comunicazioni, nel passaggio tra una carica e l’altra. Ma questi ultimi due nomi non suonano nuovi. Furono protagonisti di un battibecco con la trasmissione di Rai3 Report, per quella “famigerata” puntata dedicata a San Marino, e agli arresti dei vertici della Carisp. Nell’inquadramento che Report dava del Titano, Atria veniva indicato come amministratore della finanziaria che faceva affari col “discusso” Picciotto, imprenditore “con trascorsi giudiziari”. Piccata e immediata la risposta dell’avvocato siciliano che assicurò come Sogefin non avesse affari con il messinese Picciotto. «Giovanni Picciotto – sottolineava Atria – ha i suoi interessi a San Marino (diversi da Sogefin) e so che nell’ambito di questi gode stima di affidabilità e serietà». Detto ciò, i due figuravano insieme amministratori di una società anonima panamense (licenza del 2006), che anche in questo caso si chiamava Sogefin. Lo riporta la “Consulta de Mercantil” del sito del registro pubblico governativo di Panama. Il processo è stato rinviato al 14 ottobre.