Il latte della Centrale di San Marino da tempo è sparito dagli scaffali
ANTONIO FABBRI – Delibere su delibere del Congresso di Stato; stanziamenti su stanziamenti per decine di migliaia di euro per adeguare le strutture della Centrale del Latte, costruire un depuratore, adeguare o aggiustare macchinari, oltre a sovvenzioni agli allevatori e operatori agricoli; un’altra delibera del governo prevedeva l’impegno al ripristino della “zona bianca” – tra l’altro anche promessa elettorale – che tuttavia non è stata mai ripristinata, scelta giusta per gli esercenti che da sempre chiedono una libera concorrenza e non un monopolio. Sta di fatto che la Centrale del Latte pare un pozzo senza fondo che fatica ad essere concorrenziale e che, adesso, non vede neppure più sugli scaffali dei supermercati del Titano i prodotti di latte intero e fresco della stessa Centrale. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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