San Marino. Su smentisce la Mularoni sull’omaggio delle monete

San Marino. Su smentisce la Mularoni sull’omaggio delle monete

In relazione
alla dichiarazione del Segretario di Stato Antonella Mularoni sulle monete
regalate ai Consiglieri desidero precisare che Sinistra Unita, proprio
nell’ambito dell’Ufficio di Presidenza ha avanzato la proposta che oltre al
taglio delle cene durante i lavori del Consiglio Grande e Generale, si
rinunciasse anche al costoso omaggio natalizio delle monete e che, dal canto
suo, il Congresso di Stato desse analoghi segnali di rigore riducendo le
indennità dei suoi Membri.

Il Governo non
ha dato risposte alla richiesta di sacrifici ad esso indirizzata, e per di più
ha respinto, durante l’esame della finanziaria, un emendamento presentato
proprio in tale senso: non va inoltre dimenticato che tra le altre cose, questo
Governo, non appena insediatosi, ha posto a carico dei contribuenti i telefoni
cellulari dei Segretari di Stato e dei loro collaboratori, cosa più volte
rifiutata dal precedente Esecutivo.

In Ufficio di
Presidenza chi si è opposto a soprassedere all’omaggio delle monete è stato il
Capogruppo della Democrazia Cristiana, il quale ha spiegato che il suo Gruppo
non aveva intenzione di rinunciarvi. Su questa posizione si sono poi accodati gli
altri gruppi di maggioranza.

Non è dunque
vero che la decisione di elargire le monete è stata assunta all’unanimità,
poiché la proposta avanzata da Sinistra Unita non è stata accolta da parte dell’Ufficio
di Presidenza.

Così come non
si è trovato accordo sul nuovo Regolamento di accesso al Palazzo Pubblico nella
parte in cui si è deciso di vietare riprese e fotografie al pubblico presente
nella tribuna consiliare. È evidente come a questo proposito a qualcuno abbia
dato fastidio che siano stati ripresi Consiglieri che votano al posto di
colleghi assenti o che tengono comportamenti sconvenienti screditando le Istituzioni
che rappresentano. Anziché porre rimedio, introducendo soluzioni adeguate come
ad esempio quella proposta da Sinistra Unita di ridurre i tempi per la
votazione da 30 a
5 secondi, in modo da bloccare i “pianisti”, il Governo ha pensato bene di adottare
unilateralmente il Regolamento, comprese le parti contestate, seppure in
solitaria, da SU.

Appare dunque
chiaro come il problema per il Patto per San Marino non siano gli abusi che si
verificano durante le votazioni bensì i Cittadini che li documentano rendendoli
noti.

Il Segretario
di Stato agli Affari Esteri farebbe bene ad informarsi un po’ meglio anziché
sparare notizie false al solo scopo di mettere tutti sullo stesso piano, per
nascondere le evidenti  responsabilità di
questa maggioranza che pubblicamente predica trasparenza e rigore, salvo poi
fare esattamente il contrario quando si tratta di mettere in discussione i
propri privilegi.

 

Ivan
Foschi

Capogruppo
Sinistra Unita

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