San Marino. Sul debito pubblico Repubblica futura in conferenza stampa on-line

San Marino. Sul debito pubblico Repubblica futura in conferenza stampa on-line

Debito pubblico sui mercati, per Rf “rischia di essere un bagno di sangue”

Gli ordini del giorno presentati in Commissione finanze sul caso dei titoli Demeter e il bilancio dello Stato con i 500 milioni di debito al centro della conferenza stampa on-line di Repubblica futura. Nicola Renzi ha comparato i due odg proposti in Commissione, giovedì scorso. “Sulla questione titoli Demeter – ha detto Renzi – ci sono indagini già in corso da qualche anno da parte della magistratura e una commissione di inchiesta. Ora, noi crediamo si debba stare molto attenti in questa fase a trarre delle conclusioni che possano scavalcare, anticipare o ancora peggio condizionare ciò che la magistratura nella sua autonomia e indipendenza farà con l’indagine in corso e ciò che dall’altra parte la Commissione di inchiesta dovrà fare anche dal punto di vista dell’analisi politica”.

Per questo motivo “il riferimento che Bcsm ha fatto nell’audizione segreta, noi lo riportavamo certamente nell’odg, però dobbiamo tenere buona nota che Bcsm si è espressa negli anni in maniera molto diversa. Addirittura prima, in una sua conformazione, l’ha realizzata questa operazione, poi le Banche Centrali che si sono succedute nella presidenza e nella dirigenza, nel Cda e nelle strutture, hanno dovuto avere a che fare con questa operazione e ciascuna di esse ha avuto delle proprie idee particolari. Motivo per cui noi siamo assolutamente convinti che il parere di tutte le Banche Centrali che si sono susseguite debba essere tenuto in debito conto e che però non possano essere dei Commissari della Commissione finanze con una semplice audizione a stabilire che cosa sia successo, proprio perché altrimenti non ci sarebbe stata una indagine della magistratura e non ci sarebbe stata dall’altro lato una Commissione di inchiesta. Quindi a loro noi ci rimettiamo”

L’Odg di Rf, non approvato, rimarcava anche che nella passata legislatura il Congresso di Stato aveva inviato lettera all’Avvocatura per la costituzione di parte civile nel procedimento sui titoli Demeter. L’Avvocatura aveva risposto che di prassi la costituzione avviene all’esito dei rinvii a giudizio. Noi a questo ci eravamo attenuti, anche per evitare polemiche su eventuali volontà di ingerenza da parte del governo. Oggi se ci sono sensibilità diverse per costituirsi parte civile nella fase delle indagini, noi certamente non ci tireremo indietro perché questa era stata anche la nostra intenzione”.

Rf, sottolinea Renzi, chiedeva anche “di raccomandare alla commissione di inchiesta ‘1. di appurare quali fossero i rapporti che Francesco Confuorti ed Advantage Financial affermano di avere avuto, da tempo, con la Repubblica di San Marino, con la politica e con alcune sue istituzioni, se e quando siano stati formalizzati e da chi; 2. di verificare presso gli archivi delle Segreterie di Stato la presenza di ogni documentazione utile ad approfondire tutte le vicende riconducibili alla ex Banca Cis, al fine del miglior svolgimento dei propri lavori e per le necessarie valutazioni successive e conseguenti”.

“Noi – aggiunge Renzi – non abbiamo mai avuto a che fare con Confuorti, e ci pareva utile, per ricostruire il percorso politico istituzionale di come sia venuto in contatto con San Marino, inserire questo aspetto”. Confuorti che, invece, dopo essere stato per tre anni in tutte le salse del dibattito politico, scompare di colpo dall’ordine del giorno della maggioranza nel quale si parla dell’operazione titoli della quale sarebbe stato l’ispiratore occulto. “Nell’odg di maggioranza – aggiunge Renzi – c’è anche una forte pressione sulla magistratura, chiedendo di terminare l’indagine il prima possibile. Noi siamo i primi a volere questa fine dell’indagine, ma siamo anche convinti che la magistratura debba essere rispettata in ciò che fa e su come vuole fare le indagini. C’è poi l’aspetto dei Segretari di Stato ‘investigatori privati’. Ci fa sorridere e diventa grottesco per chi da fuori, ma anche all’interno, legge e si chiede se siamo in uno Stato di diritto o se siamo in un’altra realtà. Un mandato che riteniamo possa avere dei profili di illegittimità, quello che chiede ai Segretari di Stato di scartabellare negli archivi, e metta in imbarazzo gli stessi Segretari. Doveva semmai essere demandato alla Commissione di inchiesta che ha per legge questi poteri. Speriamo tutto possa andare avanti nel modo più rispettoso possibile della verità di quello che è successo”.

Di debito pubblico e bilancio dello Stato parla Andrea Zafferani, consigliere di Repubblica futura: “Sul tema del debito continua un percorso nella sostanziale non chiarezza del dove, del come e del quando. Da tre mesi Rf ha sostenuto necessario il reperimento di un finanziamento per dare sostegno all’economia. Abbiamo detto che doveva avere tre caratteristiche: essere velocemente reperito, essere a lungo termine e a basso costo.

Ci siamo trovati l’articolo nell’assestamento di bilancio, dopo mesi di dichiarazioni vaghe, che parla della cifra di 500 milioni di debito e fa pensare che si vada a prenderli sui mercati, anche perché sembra che altri canali non ci siano, alla luce anche dalla risposta all’interpellanza che abbiamo formulato. Il problema è che, con il rating che abbiamo e con le attuali condizioni di mercato, questa proposta rischia di essere un bagno di sangue. Il modo per reperire finanziamenti, dunque, non è irrilevante. In questo quadro si colloca l’ordine del giorno votato in Consiglio, che parla proprio dell’indebitamento. Rf si è astenuta su quell’odg: in primo luogo perché continuiamo ad avere odg generici e nel frattempo il governo sta andando avanti per conto suo. Anche l’ultimo odg chiede rendicontazione, coinvolgimento, un organismo tecnico di monitoraggio… Tutte belle dichiarazioni, poi le cose stanno andando avanti in maniera piuttosto opaca. Non siamo i soli a dirlo, anche altre organizzazioni sono intervenute manifestando dubbi”. 

” In sostanza “c’è bisogno di destinare risorse per sostenere l’economia, nei prossimi giorni presenteremo una serie di proposte. Ma il debito – ribadisce Zafferani – deve essere sostenibile, altrimenti ci stiamo condannando a morte. Un consigliere della maggioranza ha detto, all’incirca, in consiglio: Sappiamo già che questo debito non lo potremo ripagare a scadenza, sappiamo già che dovremo rinnovarlo. Questa è una dichiarazione molto pericolosa. Occorre poi non scartare strade. Quindi, massimo dialogo, massima apertura a tutti i canali, soprattutto quelli che ci consentono di avere un finanziamento sostenibile, senza fare i preziosi e battendo anche al strada bilaterale di stati amici, e chiarezza nella destinazione, che il prestito cioè non sia destinato a sostenere un sistema che spende più di quello che guadagna”. Intanto al 30 aprile, la liquidità residua nelle casse dello stato, come risulta dalla risposta all’interpellanza di Rf, era di 61 milioni circa.

Non pare dunque un caso che il Segretario alle finanze Marco Gatti in una intervista a Rtv abbia dichiarato con ragionevole certezza che a luglio arriverà liquidità per lo Stato. “Dubito che però, se l’unica strada è quella di reperirli sul mercato, i tempi possano essere così brevi”, dice Zafferani.

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