San Marino Oggi: Erik Casali ancora contro l’assunzione diretta del dirigente Interpol / “Non ho nulla contro la persona, ma il metodo utilizzato non va bene”
Un tacito rinnovo, ma soprattutto un’assunzione
a vita nella Pubblica amministrazione
sammarinese senza passare tramite concorsi
pubblici sulla quale, se anche operata dal precedente
governo, l’esecutivo attuale poteva o
avrebbe comunque dovuto intervenire. Ne è
convinto Erik Casali, vice segretario
del Nuovo Partito Socialista, che assieme al
Psrs sta dando vita al rinato Partito socialista.
Casali non esita a criticare il segretario di Stato
agli Esteri, responsabile politico dell’Interpol
e anche i sindacati che non intervengono.
Oggetto del contendere è il recente rinnovo
dell’incarico a Maurizio Faraone, – dal 2007 a
capo dell’Ufficio Interpol di San Marino – tramite
un contratto firmato dall’allora segretario
di Stato agli Esteri Fiorenzo Stolfi. Nei giorni
scorsi, precisamente il 12 giugno, la commissione
di controllo per la finanza pubblica ha
legittimato il tacito rinnovo dell’incarico, come
indicato dalla segreteria agli Esteri.
E da
questo fatto parte proprio la
critica di Erik Casali che evidenzia
come “nè i sindacati,
né i precari abbiano ancora
detto nulla su una situazione
che va spiegata”. “Non
ho nulla di personale contro
la persona, anzi. Però
deve essere chiarito qual è
il motivo che ha spinto il governo
ad assumere con una
procedura anomala un funzionario dei servizi
segreti italiani. Assunzione tra l’altro a vita, in
quanto se dovesse comunque lasciare il ruolo
di comandante di Interpol rimarrebbe comunque
un dipendente pubblico. Il segretario
agli Esteri Mularoni, rispondendo in Consiglio
sulla questione ha scaricato la responsabilità
sul precedente governo. Questo è vero, però
quello attuale sarebbe comunque potuto intervenire
invece continua a rinnovare l’incarico”.
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