San Marino. Tavolo istituzionale, C10 e SSD dai Reggenti

San Marino. Tavolo istituzionale, C10 e SSD dai Reggenti

Capigruppo di C10 e SSD dai Reggenti per un tavolo istituzionale sul bilancio

Serve apporto di tutti e la condivisione viene prima di qualsiasi altra cosa Al tavolo devono esserci tutti, senza veti”

Antonio Fabbri

“La nuova legge di bilancio dovrà essere fatta in maniera condivisa, perché deve contenere riforme e il passaggio di indebitamento estero”. Esordisce così Alessandro Bevitori per spiegare il lavoro di questi giorni, “fatto anche di incontri informali”, dicono, per giungere ad una condivisione. “Partendo dal nostro programma di governo abbiamo affrontato tutte tematiche che volevamo affrontare. Non pensavamo di dover ricorrere al finanziamento estero.

Non era prevedibile, non era prevedibile la situazione dei conti pubblici come ci siamo trovati ad affrontare”, dice Bevitori. “Per questo riteniamo che questa fase possa essere affrontata con responsabilità da parte di tutti. Un approccio deve essere quello del tavolo salvabanche con forze politiche, sociali e datoriali. Sia chiara una cosa, questo non vuole dire che il nostro programma debba cambiare in qualcosa. Rivendichiamo l’azione portata avanti fino ad oggi, rivendichiamo di aver portato alle luce le questioni sul tavolo, sul tappeto e sotto tappeto la cui soluzione va portata avanti possibilmente con l’accordo di tutti”.

Gli fa eco il coordinatore di Civico10, Luca Boschi. “Rivendichiamo una serie di risultati nei vari campi di azione. Molto importante l’opera di emersione di questioni opache a livello bancario e finanziario. Il Paese è consapevole della situazione in cui versa e dell’impossibilità di arrivare a produrre senza condivisione quelle scelte che questa situazione richiede. Noi crediamo che nessun governo e nessuna maggioranza possa risolvere da solo questi problemi, perché le scelte da prendere sono di rigore e anche impopolari. Crediamo che il metodo di condivisione debba proseguire. Servono condivisione e repsonasabilità. Tutto il resto è meno importante. Dobbiamo presentari uniti ai tavoli internazionali”, dice Boschi.

L’unica possibilità oggettiva per una fiducia aumentata, è marciare tutti nella stessa ricezione. Non è possibile che in una barca che si muove in un mare in tempeste e forse con qualche tifone all’orizzonte, ci sia chi rema contro. E’ da stupidi che ci sia chi taglia le vele. Occorre remare tutti nella stessa direzione”. Ecco allora la proposta fatta Ssd e C10 nell’incontro con la Reggenza e alle forze di opposizione in Ufficio di presidenza: aprire un tavolo istituzionale per il bilancio e le riforme necessarie. “Non si deve parlare di resa – dice Matteo Ciacci Capogruoppo di C10 – Fatta la chiarezza necessaria sul sistema bancario, servono presupposti politici e sostanziali per riallineare paese a nuovi scenari e la spinta propulsiva che ci dobbiamo attendere. Tutto il paese deve parlare la stessa lingua. Parliamo con tutti, attraverso un lavoro formale e anche informale. Il nostro paese ha bisogno di politica responsabile. E’ una operazione chiarissima e di responsabiltià. Vogliamo scongiurare l’esercizio provvisorio”.

L’opposizione – che fino a ieri invocava elezioni subito – si è riunita  ed evidentemente deciderà cosa mettere sul piatto come contropartita della richiesta. “Al tavolo devono esserci tutti, senza veti”, dice Ciacci. Ma intanto del tavolo istituzionale, dell’incontro con la Reggenza e della proposta alle opposizioni non è stata messa a parte Repubblica Futura.

“Conosciamo il contesto politico – prova a giustificarsi Ciacci – e conosciamo anche le difficoltà che alcuni partiti di opposizione manifestano verso Rf. Fatto sta che noi abbiamo fatto, se vogliamo, da ambasciatori, da apripista. Ma il tavolo istituzionale sarà senza veti. La linea la detta la maggioranza. Anche in prospettiva Rf c’è, ci deve essere a quel tavolo e non si può ripartire con la politica dei veti e dello scontro”.

Repubblica futura, però, dopo gli incontri con Rete nei giorni di festa cui hanno preso parte Ciacci, Boschi (scambiato per Riccardi) e Bevitori e gli incontri da soli con i Reggenti, comprensibilmente storce il naso: “Si era parlato di aprire il tavolo istituzionale e l’incontro con la Reggenza – afferma Stefano Palmieri alla Rtv – poteva essere un’iniziativa comune come quella, concordata in maggioranza, di confrontarci con la Dc. La voglia di protagonismo di certi personaggi non ha giustificazioni”.

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