La Serenissima. Sotto indagine anche il ruolo di NetCo: braccio esecutivo di interessi esterni?
ENRICO LAZZARI – Non sarebbero i soli “prezzi gonfiati” di alcune tecnologie – prezzi che poi realmente gonfiati a una analisi sommaria, non sembrano tali – al centro dell’indagine che ha portato la magistratura inquirente a sequestrare documentazione in Aass e Netco, con quest’ultima che si è vista “apporre i sigilli” anche al capannone e al materiale in esso contenuto. Così, se il filone di indagine che ruota attorno al prezzo dei “modem-router” Zte, modelli Gpon Ont F601 e F660, che vede gli inquirenti impegnati ad accertare la sussistenza dei reati di “Frode nei contratti di fornitura”, art. 387 del Codice Penale, sembra destinato a chiudersi con una alquanto probabile archiviazione, altri aspetti sollevati dalla relazione redatta dai membri della Commissione governativa di indagine sui rapporti fra l’azienda “pubblica” sammarinese e il colosso tecnologico cinese sarebbero alla base di altri filoni di inchiesta e tuttora oggetto di approfondimento da parte del commissario della legge Elisa Beccari. (…)
Nelle conclusioni della stessa relazione – secondo quanto trapelato visto che è coperta dal segreto di Stato – si evidenzierebbe che le procedure per l’individuazione di Zte quale partner tecnologico della società di proprietà dell’Azienda di Stato dei Servizi sarebbe privo di motivazioni oggettive e non sarebbe frutto di comparazione con altre realtà tecnologiche del settore, così da porre il colosso cinese in una posizione di privilegio a discapito di una sana gestione del progetto. (…)
Public NetCo, inoltre, verrebbe indicata come una sorta di semplice braccio esecutivo di decisioni prese da entità esterne all’azienda. Entità come, si specificherebbe nella relazione, segreteria di Stato alle Telecomunicazioni, presidenza del Cda di Aass, con il palese riferimento alla presidenza di Federico Crescentini e gli ingegneri Salvat – accusa singolare, se confermata nel testo secretato, visto che è Ceo di NetCo – e Montanari. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
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