Respinta la richiesta di dissequestro di 8 mln di euro avanzata dai legali di Antonio
Di Matteo, l’ex Direttore di Banca Tercas di Teramo, cui pare essere stato
addebitato, fra l’altro, la creazione a San Marino di una ‘banca
parallela‘ nella San Marino International Bank (Smib).
Lo riferisce iduepunti.it.
Di Matteo è indagato a Roma assieme ad altre 18 persone per un buco di 220 milioni. Fra queste persone anche Francescantonio
Di Stefano, ex amministratore della Smib, a quanto pare, disposto a raccontare -come alter ego di Di Matteo– quanto sa dei collegamenti fra Smib e Tercas.
Intanto prosegue l’interesse per Tercas della Banca Popolare di Bari, la cui governance non sarebbe insensibile al ‘centro sinistra dalemiano‘, come del resto forse era quella dell’ex Banca del Titano (esempio Vittorio Casale, ‘un fedelissimo del Pci e già uomo di fiducia di Giovanni Consorte‘).