San Marino. ‘Torre d’avorio’, indagine sproporzionata e ingiustificata nei contenuti e nelle modalita’. Psd

San Marino. ‘Torre d’avorio’, indagine sproporzionata e ingiustificata nei contenuti e nelle modalita’. Psd

Il Partito dei Socialisti e dei Democratici auspica che si ristabilisca il corretto rapporto tra istituzioni

La raccolta di tutte le transazioni dal 2009 al 2014 con la relativa individuazione di dati anagrafici di 58 mila soggetti giuridici e fisici, non può che richiamare la definizione “fishing expedition” (letteralmente “spedizioni di pesca”), una pratica non ritenuta corretta a livello internazionale, che va al di là di tutte le convenzioni OCSE e che utilizza l’archivio della banca tramitante tra i due stati come se fosse di sola pertinenza dell’Italia.
Il PSD ritiene che tale procedura debba essere analizzata rispetto alle stesse convenzioni in vigore con la Repubblica Italiana per verificare la legittimità della stessa. In questo contesto risulta ancora più dubbia la spedizione indiscriminata a italiani residenti di questionari dettagliati e tendenti a richiedere la natura di tutti i rapporti con San Marino, spesso addirittura a residenti con doppia cittadinanza.
La motivazione che nel periodo indicato la Repubblica fosse in black list non giustifica la portata dell’indagine e soprattutto la mancata attivazione dei canali diplomatici è in netta contraddizione con lo status conquistato duramente di paese collaborativo e della permanenza nella white list italiana.

Non è questo il livello di interazione che ci si attende dalle istituzioni italiane, non questa la fiducia reciproca su cui si investe.

Leggi il comunicato Psd

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