Renato Clarizia, Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, già consulente di Fingenstus (Criminal
Minds), si è guadagnato grandi meriti a Roma – oscurando i suoi predecessori? – per come ha esercitato la sua funzione nel settore finanziario sammarinese che era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.
Sandro Orlando di Il Mondo (anticipato questa mattina da La Tribuna): Trasparenza 2. La cura di Renato Clarizia per l’ex paradiso fiscale / Diventerà una Rocca di cristallo
Quando il professore Renato Clarizia è stato chiamato alla presidenza della Banca Centrale di San Marino, nel dicembre 2010, la reputazione della piccola enclave romagnola stava precipitando. Dopo l’ennesimo scandalo finanziario i vertici della banca si erano dimessi. I rapporti con l’Italia sembravano a un punto di non ritorno. E sul futuro della mini Repubblica del Titano pendeva la minaccia di una scomunica internazionale.
Oggi però nessuno accosterebbe più San Marino alle Cayman, Clarizia, avvocato salernitano di 62 anni, ordinario di istituzioni di diritto privato all’università Roma Tre, ha avviato una operazione di pulizia che in due anni ha più che dimezzato il numero delle finanziarie portandole da quasi 50 a 21. (..)
In effetti San Marino continua, purtroppo, a essere coinvolto negli scandali, come dimostra proprio in questi giorni, l’indagine Chalet.